martedì 13 settembre 2022

Covert Operations: come l’Intelligence inglese convinse gli USA ad entrare in guerra

 

La “manipolazione del consenso “ in un libro sempre attuale


Leonello Oliveri
Proprietà letteraria riservata
Riproduzione proibita

            Sto leggendo Desperate Deception (Inganno disperato) British Covert Operations in the United States, 1939 -44, di Thomas E. Mahl, Potomac Books, Inc., 1998.

Il saggio racconta gli “inganni disperati” (e anche a volte alquanto dirty)  con i quali l’intelligence inglese riuscì a “convincere” l’opinione pubblica statunitense, recalcitrante e isolazionista,  ad entrare in guerra contro la Germania.

Il libro “Rivela l'uso diffuso di gruppi di facciata,  agenti e collaboratori - Dettagli su come gli agenti britannici hanno manipolato i dati dei sondaggi e influenzato le campagne elettorali. Era un momento disperato per l'Inghilterra. Di fronte alla crescente prospettiva di una guerra con la Germania nel 1939, il governo britannico organizzò una massiccia campagna politica segreta negli Stati Uniti per indebolire gli isolazionisti, portare l'America in guerra e quindi influenzare la politica di guerra degli Stati Uniti a favore dell'Inghilterra.” (dalla recensione in (https://www.goodreads.com/book/show/3297626-desperate-deception. (1)   Manipolare e influenzare l’opinione pubblica tramite stampa e media, usando con molta disinvoltura le informazioni, per convincerla ad accettare uno “stato di guerra” che non la riguarda direttamente: direi sempre attuale. 

Facciamo mente locale.

Tra il ’39 e il ’41 l’Inghilterra era sola ( sola per modo  di dire, potendo contare  su Australia, Canada, Nuova Zelanda e India..) contro la Germania, e da sola non ce l’avrebbe forse fatta: quindi la necessità di trovare un alleato.

In realtà nel ’39  (ma ancora nel ’40) probabilmente Hitler  non voleva fare la guerra ad ovest.

Ciò a cui mirava era la riunificazione dei territori sottratti alla Germana in seguito al trattato di Versailles. Nel ’39  l'obiettivo originario di H. non era l'invasione della Polonia: le aveva chiesto la possibilità di realizzare (a proprie spese)  una strada e ferrovia per unire la Germania alla Prussia Orientale (culla dello Stato tedesco e da cui era stata separata dal Trattato di Versailles), nonché l’effettuazione di un referendum a Danzica affinché fosse la popolazione (in grande maggioranza di origine e kultur tedesca)  a stabilirne il futuro, sulla  base del wilsoniano principio dell’autodeterminazione dei popoli. Volontà questa sottolineata nei  discorsi di H. al Reichstagh del 4/9/39 e in quello di Danzica del 19/9/39 (li trovate qui https://www.snobnonpertutti.it/reportage/hitler-discorso-al-reichstag-settembre-1939/27118  e qui https://archive.org/details/uniting-danzig-with-germany_202206

Il Regno Unito però spinse la Polonia a rifiutare con accanita ostinazione ogni accomodamento,   promettendole la sua protezione:    e sappiamo come andò a finire e quanto valse questa protezione.

Ma anche dopo che UK e Francia dichiararono guerra alla Germania, H. cercò ancora di avvenire ad una soluzione pacifica: lo dimostrerebbero  la “strana guerra “ (la Sitzkrieg,  “guerra seduta”) dal settembre ‘39 al maggio del ‘40, la “via di fuga” lasciata agli inglesi a Dunkerque e (forse?) anche l’enigmatica “missione” di Hess in Inghilterra nel maggio del ’41 (2).

E veniamo finalmente al nostro  libro.

            Come si fa a convincere i cittadini di un paese “ democratico” a scegliere di andare a morire a migliaia di km. di distanza da casa loro, a 20 anni da un’altra guerra sanguinosa?

Il libro parte da un’osservazione a mio avviso fondamentale: gli USA paese democratico, si, ma “Gli Stati Uniti, scrisse C. Wright Mills The power elite, non erano controllati dalla massa dei cittadini come descritto dalla teoria democratica, ma da una ricca élite protestante anglosassone delle scuole della Ivy League" (3): e ciò in un momento in cui “meno di due americani su cento avevano un diploma universitario anche provenendo dalla "the most lowly normal school", la più umile scuola normale”. E anche in questa fotografia della “democrazia imperfetta” (secondo Mahl), e quindi manipolabile, il libro mi sembra attuale, specie ricordando quella famosa frase di un politico e imprenditore italiano secondo il quale il telespettatore medio “Ha l'intelligenza di uno che ha fatto la seconda media, e nemmeno tra i primi banchi"(4).

E guardiamo come avvenne  questo “inganno” (tale è il significato del termine “deception”)  seguendo la ricostruzione che ne fa Mahl  nel suo libro.

L’operazione fu affidata al British Security Coordination  (BSC) e al SOE inglese (Special Operations Executive). In parole povere, ai Servizi Segreti (5).

La prima mossa, scrive Mahl,  fu infiltrare negli States decine di agenti coperti, i quali poi  contattarono giornalisti, editori (tra i principali New York Post, PM, New York Herald Tribune,  Baltimore Sun,  New York Times), uomini politici, produttori cinematografici e radiofonici, giornalisti, sceneggiatori e registi trasformandoli, non sempre nel ruolo di agenti inconsapevoli, in altrettanti ”promotors”  dell’interventismo. Vennero create anche emittenti radio e agenzie di informazione"  che distribuivano alle varie testate articoli ad hoc. 

E poi,  scrive Mahl, sostegno finanziario britannico segreto fornito a organizzazioni interventiste dai bei nomi altisonanti inneggianti all’antinazismo, ai diritti umani, alla cooperazione, alla democrazia.

  La sede fu un intero piano di un grattacielo del Rockfeller Center, messo disinteressatamente a disposizione per la modica somma… di un centesimo. Di lì l’operazione si irradiava in tutti gli States.

I metodi ricordati dall’autore erano vari: propaganda continua, articoli su giornali e radio,  tentativi di delegittimare, isolare e oscurare  in qualsiasi modo i principali isolazionisti e chi non “cantasse nel coro”: nulla di nuovo, succede anche ora.

 Tra i vari metodi usati dal BSC per "disturbare" gli isolazionisti William Boyd ne racconta, sul Guardian del 19 agosto 2006, uno particolarmente curioso: "BSC ha inventato un gioco chiamato "Vik", descritto come "un nuovo affascinante passatempo per gli amanti della democrazia". Opuscoli stampati descrivevano fino a 500 modi di molestare e infastidire i simpatizzanti nazisti. I giocatori di Vik sono stati incoraggiati a chiamare i loro bersagli a tutte le ore della notte e riagganciare. I topi morti potrebbero essere messi in serbatoi d'acqua, l'aria potrebbe essere fatta uscire dagli pneumatici delle auto del soggetto, potrebbero essere fatte consegne anonime a casa sua e così via" (https://www.theguardian.com/uk/2006/aug/19/military.secondworldwar).

Lindberg
 Tornando al libro di Mahl, un esempio tra tanti ricordati nel libro: particolarmente preso di mira fu Lindbergh, il famoso trasvolatore atlantico, accusato di simpatie per la Germania, che nel ’39 gli aveva conferito la “Croce di Servizio dell' Ordine dell'Aquila Tedesca”. Si arrivò al punto di stampare biglietti falsi per una sua conferenza sperando di provocare un afflusso eccessivo con conseguente overbooking, proteste e tafferugli (7).

 


Un altro finito nel mirino degli attacchi fu Henry Ford,
simbolo del capitalismo americano e della catena di montaggio, anche lui accusato di simpatie per la Germania, pure lui  insignito nel ‘38 della stessa decorazione tedesca.  Contro di lui fu molto forte anche il risentimento della comunità ebraica per una serie di articoli antiebraici  apparsi  nel 1920 su un giornale (se ho ben capito)  pubblicato da H. Ford (ma non scritti da lui) il Dearborn Independent, e riuniti più tardi in una pubblicazione dal titolo The International Jew, the World's Foremost Problem   (8).

Ma il libro di Mahl ricorda anche accese e persistenti campagne di stampa anche nei confronti di membri del Congresso isolazionisti (9).

 

E non ci si limitò alle campagne di stampa.

Sorvolando sulle liste nere di aziende da mettere al bando (sanzioni ante litteram), o sui personaggi che “potevano riprodurre in modo impeccabile l'impronta di qualsiasi macchina da scrivere sulla terra", (per fabbricare false lettere compromettenti) (10) due esempi citati nel libro mi sembrano interessanti.

FOTO FALSE
Per spingere la gente a farsi ammazzare bisogna anche instillare l’odio per il nemico. E allora oltre le lettere, leggiamo nel libro, qualcuno suggerì di produrre anche foto false. Siamo al 26 novembre 1941: “Un problema che doveva affrontare l'intelligence britannica negli Stati Uniti era la carenza di buone fotografie delle atrocità tedesche. Il 26 novembre 1941, in un memorandum intitolato "Fotografie di atrocità", *** propose una soluzione: "Se richiesto, la mia Sezione potrebbe facilmente fornire una scorta regolare di immagini di atrocità, prodotte da noi in Canada (..)". L'ambientazione più ovvia per le immagini di atrocità al momento è la Russia, quindi dovremmo metterci al lavoro mentre c'è ancora neve in Canada" (11). Se poi la "soluzione" suggerita sia stata effettivamente messa in pratica, il libro non lo dice.

CARTINE INVENTATE
La fantasia non mancava, tutti i mezzi erano buoni. Proprio quando l'Amministrazione stava facendo la sua ultima spinta per convincere il Congresso ad abrogare gli ”Neutrality Acts” che tenevano gli USA fuori dalla guerra, apparve un most useful and intriguing document,
La "falsa mappa"
(da
 https://www.militaryintelligencemuseum.org
/eric-maschwitz

un documento utilissimo e intrigante, presentato addirittura dal Presidente che avrebbe detto: “Ho in mio possesso una mappa segreta, realizzata in Germania dal governo di Hitler, da pianificatori del nuovo ordine mondiale. È una mappa del Sud America e parte dell'America Centrale come Hitler propone di organizzarla”. Solo che la mappa era, leggiamo nel libro, falsa. Era andata che “Poiché c'erano poche prove di un complotto tedesco per conquistare l'America Latina ed era difficile eccitare gli americani per la minaccia.(..) il team di esperti della Station M, la fabbrica di documenti fasulli di Toronto, ha impiegato solo quarantotto ore per produrre "una mappa, leggermente macchiata dal viaggio per l'uso, ma su cui i principali cartografi del Reich ... sarebbero stati pronti a giurare che fosse stata fatta da loro"(12). La mappa sarebbe stata rubata dall'auto di un corriere tedesco coinvolto in un incidente automobilistico...

Nelle mani di Roosevelt il "documento" ebbe l'effetto desiderato e il Congresso smantellò l'ultima legge sulla neutralità.

Tutta la storia delle foto e mappe false è ben raccontata qui https://www.militaryintelligencemuseum.org/british-security-coordination e qui  https://www.militaryintelligencemuseum.org/eric-maschwitz dove ampo spazio è dedicato a E. Maschwitz "il capo della "Stazione M", una fabbrica di falsi a Toronto che creava documenti falsi progettati per incriminare la Germania nazista ei suoi sostenitori".

 (E a proposito del Sud America non sarà male ricordare le manovre del British Security Coordination  -BSC- contro la Compagnia Aerea Italiana LATI che gestiva le comunicazioni col Brasile: vedi l'interessante scheda qui:https://en.wikipedia.org/wiki/British_Security_Co-ordination.) (13)

(E la Brazilian Expeditionary Force (o FEB) parteciperà alla II GM in Europa (e in Italia) (14).

In una vicenda del genere non poteva poi mancare l’apporto dell’elemento femminile, l’uso di affascinanti e ben introdotte “spie” in gonnella, anche se nel ruolo di "influencer" di classe piuttosto che in quello di spie: “Le conseguenze di lasciare la stessa sopravvivenza della Gran Bretagna, scrive Mahl¸ nelle mani di una plebaglia ignorante e capricciosa (sic!), portata qua e là da ogni raffica dell'opinione pubblica, era semplicemente troppo da sopportare per gli inglesi” (..). Mahl riporta un brano dell’autrice Mary Lovell (da Cast No Shadow, “Non proiettare ombra”) con la biografia (forse un po' romanzata?) della famosa spia britannica Betty Thorpe Pack: "Cynthia": “La seconda missione di Betty per il coordinamento della sicurezza britannica era cercare di convertire le opinioni dei senatori ** e ***, se non in un sostegno, in un'opposizione meno accesa al disegno di legge [Lend Lease, legge Affitti e Prestiti] che letteralmente significava la differenza tra sopravvivenza e sconfitta per la G.B. Ad altri agenti di entrambi i sessi furono affidate missioni simili con altri politici... Con ** Betty ebbe successo (..) (15).  

E poi, ovviamente, non poteva mancare (secondo quanto si legge nel libro di Mahl) l' accorta manipolazione dei sondaggi, sia  grazie ad agenzie compiacenti, sia preparando le domanda in modi “acconci”.

Anche in questo caso, libro sempre attuale.

C’è comunque un particolare da ricordare: ad essere “ingannata ” fu la popolazione, non i  membri  dell'élite  americana,  incluso  il  Presidente.  Non  erano  vittime, erano  ansiosi  quanto  gli  inglesi  di  combattere  Hitler: questo è almeno il lapidario giudizio di Thomas E. Mahl (16).

E come suggello definitivo una frase dal libro:

“Quando la seconda guerra mondiale finì, coloro che parteciparono alla campagna BSC (British Security Coordination, l'organizzazione di intelligence britannica ) per coinvolgere gli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale e distruggere l'isolazionismo, sentivano di aver avuto successo, di aver guidato la storia nella direzione desiderata" (…) La stessa parola “isolazionista” divenne un epiteto scandaloso, da scagliare contro i propri nemici" (17): guidare la storia nella direzione desiderata, cantare nel coro per non essere tagliati fuori, delegittimare chi la pensa diversamente e soprattutto, "no rewriting of history" (18), mai la tentazione di riscrivere la storia, evidentemente sancita una volta per tutte.


Questi sono solo alcuni piccoli esempi, estratti con scelta personale e quindi opinabile, dei metodi utilizzati: molto altro potrete trovare nelle 250 pagine del libro, un libro da leggere con un occhio rivolto al passato ma con l’altro tenendo ben presente l’oggi (19) che ci avvia  verso orizzonti tempestosi.

Churchill e Roosevelt: i due principali protagonisti
dell'intervento USA


APPENDICE:
 I Principi elementari della propaganda di guerra
Ci pare interessante ed utile terminare questo articolo sulla "propaganda per la guerra" con "i dieci principi fondamentali " che caratterizzerebbero ogni propaganda di guerra (dalle antiche  a quelle contemporanee), come sono stati sintetizzati dalla storica A. Morelli nel suo libro Principes élémentaires de propagande de guerre .:
Noi non vogliamo la guerra.
La sola parte opposta è colpevole di guerra.
Il nemico è intrinsecamente malvagio e assomiglia al diavolo.
Difendiamo una nobile causa, non i nostri interessi.
Il nemico commette atrocità apposta; le nostre disavventure sono involontarie.
Il nemico usa armi proibite.
Subiamo piccole perdite, quelle del nemico sono enormi.
Artisti e intellettuali riconosciuti sostengono la nostra causa.
La nostra causa è sacra.
Tutti quelli che dubitano della nostra propaganda sono traditori.





NOTE


1) Se volete una recensione più ampia v. qui https://www.amazon.it/Thomas-E-Mahl/e/B001K8KAAG/ref=aufs_dp_fta_dsk

2) Interessante quanto riportato dal Corriere qui https://www.corriere.it/cultura/21_maggio_12/rudolf-hess-tranello-inglese-attirato-scozia-lettere-false-aae86b66-b331-11eb-a8d8-6fa95675e8be.shtml : ulteriore prova della fantasia e azione a tutto campo del’Intelligence inglese

3) Most of the members of this establishment were middle- or upper-class Protestants of Northern European, often English, descent. They were college-educated professional men often from Ivy League colleges or prestigious private schools at a time when fewer than two in every hundred Americans held a college degree even from the most lowly normal school. (Thomas E. Mahl, Desperate Deception  British Covert Operations in the United States, 1939 -44,  p. 15). League (o Ancient Eight) è un titolo che accomuna le otto più prestigiose ed elitarie università private degli US (Brown University, Columbia U., Cornell U., Dartmounth U. Harvard U., Princeton U., Yale U.

4) https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1179359/Telespettatore-medio--ha-intelligenza--da-terza-media--Parola-di-Silvio.html. Al riguardo mi viene in mente una famosa frase attribuita a W. Churchill, che ben dimostra cosa pensasse della Democrazia e degli elettori: "L’argomento più efficace contro la democrazia sono cinque minuti di conversazione con un elettore medio”....

 5) E nel SIS (Secret Intelligence Service, più comunemente noto come MI6, Military Intelligence sez. 6) c’era anche la sezione D, dove i nuovi arrivi erano accolti con questa frase: “Per motivi di sicurezza non posso dirti che tipo di lavoro sarebbe. Tutto quello che posso dire è che se ti unisci a noi, non devi aver paura della falsificazione e non devi aver paura dell'omicidio» (For security reasons I can’t tell you what sort of job it would be. All I can say is that if you join us, you mustn’t be afraid of forgery, and you mustn’t be afraid of murder”: così almeno leggiamo in T. E. Mahl, ibidem, cap. 8, p.124). La sez. D  sarebbe diventata la base dello Special Operations Executive (SOE) durante la seconda guerra mondiale.

Su scopi e metodi usati dal British Security Coordination (BSC) vedi, per es., https://en.wikipedia.org/wiki/British_Security_Co-ordination;

https://www.militaryintelligencemuseum.org/british-security-coordination;
https://spartacus-educational.com/SPYbsc.htm.
Un articolo veramente interessante sulle caratteristiche delle attività del BSC in Usa è leggibile (con gusto) qui https://www.theguardian.com/uk/2006/aug/19/military.secondworldwar

 7) Lindbergh fu il portavoce dell’American First Committee, fondato alla Yale University nella primavera del ’40. L’associazione, che arrivò ad avere quasi un milione di iscritti (tra i quali anche i futuri presidenti Kennedy e Ford), aveva lo scopo di contrastare la linea interventista di Roosevelt e promuovere l'isolazionismo. Tra l’altro L. vedeva l’influenza ebraica come una delle più attive nello spingere gli USA verso l’entrata in una guerra “per ragioni che non sono americane” (https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Lindbergh). Un altro motivo dell’animosità contro Lindbergh fu probabilmente anche l’uscita, nel 1940, del terzo libro della moglie Annie Morrow The wave of the future (“l’onda del futuro”) un trattato anti-interventista che suscitò polemiche nel campo avverso “venendo definito dal Ministro degli Interni Ickese "la Bibbia di ogni nazista americano" (v.. https://it.wikipedia.org/wiki/Anne_Morrow_Lindbergh).

 8) Il libro, che ebbe allora notevole diffusione, fu tradotto (abbiamo letto) in 16 lingue fra cui, ovviamente, in Germania e –nel ’38- anche in Italia. (Vedihttps://en.wikipedia.org/wiki/The_International_Jew; e https://en.wikipedia.org/wiki/The_Dearborn_Independent..

 9) Driving isolationists such as Congressman Hamilton Fish from public life was a major BSC objective, (L'allontanamento degli isolazionisti come il membro del Congresso Hamilton Fish dalla vita pubblica era uno dei principali obiettivi di BSC (British Security Coordination). (E. Mahl, ibidem, cap. 6 Destroying Congressman Fish).

 [10) Mahl, ibidem, cap.1 pag. 22. Qui https://www.militaryintelligencemuseum.org/eric-maschwitz c'è la storia di una di queste macchine da scrivere usata per fabbricare una falsa lettera conpromettente ( The Belmonte Letter).

[11 ) "One problem facing British intelligence in the United States was a shortage of good photographs of German atrocities. On November 26, 1941, in a memorandum titled “Atrocity Photographs,” *** proposed a solution: “If asked to do so, my Section could quite easily provide a regular supply of atrocity pictures, manufactured by us in Canada (..)The most obvious setting for atrocity pictures at the moment is Russia, so that we should get to work while there is still snow in Canada”. (E. Mahl , ibidem, cap I, Organization, Methods, and Offspring, p. 22). Non ho capito se ciò fu realizzato o rimase solo a livello di “ipotesi di studio”, Quello delle "Atrocity Photographs" autentiche/false/manipolate è, per chi si interessa di storia, un "terreno minato" e sdrucciolevole.

 12 ) Because there was little evidence of a German plot to take over Latin America,*** found it difficult to excite Americans about the threat (..) took only forty-eight hours to  produce “a map, slightly travel-stained with use, but on which the Reich’s chief map makers…would be prepared to swear was made by them.” In Roosevelt’s hands the “document” had its desired effect, and Congress dismantled the last of the neutrality legislation (E. Mahl, ibidem, cap. 3, p. 50).

Qualche dettaglio sulla mappa viene fornito da W. Boyd nel  già ricordato articolo del Guardian: " Una delle operazioni di maggior successo di BSC ha avuto origine in Sud America e illustra l'abilità clandestina che aveva di influenzare anche i più potenti. L'obiettivo era suggerire che le ambizioni di Hitler si estendessero oltre l'Atlantico. (..)La mappa pretendeva di mostrare un Sud America diviso in cinque nuovi stati - Gaus, ciascuno con il proprio Gauleiter - uno dei quali, Neuspanien, includeva Panama e "l'ancora di salvezza dell'America" ​​il Canale di Panama. Inoltre, la mappa descriveva in dettaglio le rotte Lufthansa dall'Europa verso e attraverso il Sud America, estendendosi a Panama e in Messico. L'inferenza era ovvia: attenzione, America, Hitler sarà presto al tuo confine meridionale (https://www.theguardian.com/uk/2006/aug/19/military.secondworldwar)

Del resto Arthur Ponsonby, autore nel 1928 di Falsehood in War-Time (La falsità in tempo di Guerra) in cui analizza 20 falsità a danno dei tedeschi che furono fatte circolare durante la I G. M. scriveva che senza bugie non ci sarebbe "nessuna ragione e nessuna volontà di guerra": un libro, "uno studio interessante sul degrado morale coinvolto in tutte le guerre” , che tocca un argomento di grande attualità.


13) "Il Sud America era un'importante fonte neutrale di commercio per le forze dell'Asse; la sua importanza sarebbe aumentata dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1941. La compagnia aerea italiana LATI operava un servizio transatlantico - tra Roma e Rio de Janeiro - che faceva da tramite per merci di alto valore (platino,mica , diamanti, ecc.), agenti e valigie diplomatiche . Londra ha incaricato il BSC di fare qualcosa al riguardo. La compagnia aerea aveva collegamenti con il governo brasiliano tramite il genero del presidente (..) Per limitare le attività di LATI, il BSC ha deciso che gli stessi brasiliani avrebbero dovuto prendere delle misure: il sabotaggio sarebbe stato solo un inconveniente temporaneo (sabotage would be only a temporary inconvenience). Di conseguenza, il BSC ha costruito una lettera contraffatta di tale accuratezza che la sua autenticità non poteva essere messa in discussione nemmeno sotto esame forense. La lettera pretendeva di provenire dalla sede centrale di LATI indirizzata ad un dirigente della società di stanza in Brasile. I contenuti includevano riferimenti denigratori al presidente brasiliano e agli Stati Uniti e implicavano collegamenti con un partito fascista di opposizione in Brasile, A seguito di un "furto con scasso" nella casa del dirigente, una fotocopia della lettera fu fatta pervenire ad un giornalista dell’Associated Press americana , che l'ha immediatamente portato all'ambasciata americana, che poi mostrò la lettera al presidente del Brasile Getulio Vargas . Le operazioni di LATI in Brasile furono confiscate e il suo personale internato: la compagnia aerea cessò i voli transatlantici nel dicembre 1941. Il Brasile interruppe le relazioni con l'Asse" (https://en.wikipedia.org/wiki/British_Security_Co-ordination.)

14) Osservazione marginale ma interessante (credo): le truppe alleate in Italia (20 divisioni) erano composte da 92a divisione (afro americana), 442° reggimento (giapponesi discendenti, comandate da ufficiali bianchi), italiani antifascisti, esuli europei (polacchi, cechi e greci), truppe coloniali britanniche (canadesi, neozelandesi, australiani, sudafricani, indù, kenioti, ebrei e arabi) e francesi (marocchini, algerini e senegalesi): gruppo etnico variegato.

15) The consequences of leaving Britain’s very survival in the hands of an ignorant, capricious rabble of windbags, blown hither and thither by every gust of public opinion, was simply too much for the British to bear. (..)“Betty’s second mission for British Security Coordination was to try to convert the opinions of Senators ** and *** into, if not support, a less heated opposition to the bill [Lend- Lease, la Legge degli affitti e prestiti: v. https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_degli_affitti_e_prestiti] which literally meant the difference between survival and defeat for the British. Other agents of both sexes were given similar missions with other politicians….With *** Betty was successful”( E. Mahl , ibidem, cap. VII, p.114).

 Sulla famosa spia Betty Thorpe Pack — "Cynthia v. https://en.wikipedia.org/wiki/Amy_Elizabeth_Thorpe. La sua biografa, Mary S. Lovell riassunse così il suo modus operandi: “Ha individuato i migliori uomini  (ovvero, i più utili alla causa inglese)  e li ha sedotti”.

16 ) One thing is evident. Members of the American elite, including President Franklin D. Roosevelt, were not tricked into the war; they were not victims. They were as eager as the  British to fight Hitler.( E. Mahl, ibidem, cap. 2 The Fronts)

17 ) When World War II was over, those who participated in the BSC campaign to involve the United States in World War II and destroy isolationism felt that they had succeeded, that they had guided history in the desired direction, however slow and halting the process (..) The very word “isolationist” became a scandalous epithet, to be hurled at one’s enemies (ibidem, cap.9, pag.138).

18) Nel dopoguerra USA si sviluppò un consenso dell'establishment sul fatto che la controversia revisionista che aveva circondato la prima guerra mondiale fosse stata un errore e, come spiegò il capo dell'OSS William Donovan all'ufficiale di controspionaggio James Angleton, "dopo la seconda guerra mondiale non ci deve essere nessuna riscrittura della storia come c'era stata dopo la prima guerra mondiale.” ( as OSS head William Donovan explained to counterintelligence officer James Angleton, “after World War II there must be ‘no rewriting of history as there had been after World War I.”) (Anthony Cave-Brown, The Last Hero: Wild Bill Donovan, New York,  Times Books, 1982, 651, citato dall’autore nel cap. 9 p.141.

19) E a proposito delle ingerenze straniere nella vita politica nel libro non poteva mancare un accenno alla situazione italiana del dopoguerra: ricordando l’attività dell’Intelligence inglese  nell’appoggiare nelle elezioni candidati “favorevoli”, l’autore ricorda che la CIA imparò benissimo il metodo: "il British Security Coordination (BSC), ha organizzato l'opposizione per i candidati politici? La CIA fece lo stesso: le elezioni italiane del 1948 ne sono un esempio noto" (Did BSC organize opposition for political candidates? The CIA did the same: the Italian election of 1948 is a known example) (ibidem, cap.9, pag. 141). Ma sulle "ingerenze" d'oltre oceano sulle vicende politiche italiane (election rigging?), ci sarebbero da versare fiumi di inchiostro.

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Ovviamente un libro come questo, che presenta la sua ricostruzione di avvenimenti così importanti e complessi, può essere visto e valutato da posizioni diverse. Ci pare al riguardo importante segnalare la recensione di Margaret Paton-Walsh. Recensione di Mahl, Thomas E., Desperate Deception: British Covert Operations negli Stati Uniti 1939-44 . Recensioni H-Diplo, H-Net. Gennaio, 1999. URL: http://www.h-net.org/reviews/showrev.php?id=2724 che evidenzia dell’analisi di Mahl anche quelli che l'autrice ritiene punti deboli o comunque sui quali si può discutere. Questa la sua conclusione: “Nonostante le debolezze fondamentali dell'argomento più ampio di Mahl, Desperate Deception fornisce una nuova prospettiva sulle questioni vitali della formazione della politica estera americana in questo periodo e incoraggia un interrogatorio più attento dell'identità e delle connessioni dei personaggi principali della storia. Chiaramente, l'intelligence britannica ha partecipato attivamente allo svolgersi del dramma del coinvolgimento americano nella seconda guerra mondiale, qualcosa di cui gli storici dovrebbero essere consapevoli. Tuttavia, Desperate Deception non fornisce prove sufficienti per suggerire che questa consapevolezza dovrebbe rivedere radicalmente la nostra comprensione del corso della politica estera americana”.


Leonello Oliveri
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