mercoledì 28 febbraio 2018

CONDANNE A MORTE E FUCILAZIONI SOMMARIE NELLA GRANDE GUERRA


Leonello Oliveri
Plutarco,Vita di T. Gracco, 9):”Le fiere che vivono in Italia
hanno una tana ed un covile dove rifugiarsi, coloro che per l’Italia combattono e muoiono  non posseggono altro che l’aria e la luce: senza casa e senza stabile dimora vanno errando con i loro figli e le loro donne. Mentono i vostri generali quando in battaglia esortano i soldati a respingere il nemico in difesa delle tombe e dei templi: nessuno di voi ha un altare di famiglia, un sepolcro degli avi, ma lottate e morite per il lusso e la ricchezza di altri. Voi che siete i padroni del mondo non avete di vostro neppure una zolla di terra”.
 Cosa c’entrano queste parole  pronunziate dal Tribuno della Plebe T. Gracco nel 133 a.C. con la I Guerra Mondiale?  C’entrano, c’entrano….

mercoledì 7 febbraio 2018

Una tomba sul fondo: l'u-boot 455 del Mar Ligure





A 120 metri di profondità, al largo di Portofino,  con la poppa sul fondo e la prua puntata verso la lontana superficie, da 70 anni lo scafo quasi intatto di quello che fu  l' U455 tedesco custodisce col suo equipaggio il mistero della sua sorte

 Leonello Oliveri
(in costruzione...)
"Un'ombra minacciosa incombe su di lui, alza lo sguardo e le vede, enorme, integro, perfetto, come una lama piantata nel cuore di un uomo, sparge tutto il suo sangue sul fondo di un mare che lo ha soppresso per sempre, condannandolo all'oscurità eterna dei tempi": con queste parole, e con questa partecipazione, Eva Bacchetta  ci faceva rivivere, nelle news di dicembre 2005 del Centro Sub Tigullio, la straordinaria emozione che deve aver provato il sub Lorenzo Del Veneziano quando il 1° agosto del 2005 dal buio spettrale dei -120 metri  al largo di Punta Chiappa (san Fruttuoso -Genova)
La torre dell' U455 (dal web)
è apparsa all'improvviso l'incredibile sagoma di una sommergibile dell'ultima guerra, poggiato obliquamente sul fondo, la poppa squarciata nella sabbia, il resto dello scafo, intatto, puntato dritto verso la superficie, la prua a -90 metri. (Qui la relazione della scoperta -dic. 2005)
Da allora innumerevoli  spedizioni subacquee impegnative (e anche pericolose: purtroppo c'è già stata una vittima)  si sono susseguite sul relitto, col corollario di video e ricostruzioni della vicenda. Il relitto è quasi diventato una attrazione turistica: ma  non bisogna dimenticare mai che esso è innanzitutto una tomba sul fondo e che dietro quelle lamiere contorte giacciono i resti di tanti giovani.