giovedì 28 aprile 2022

Die Geistersegler der Abwehrabteilung: I marinai fantasma dell’ Abwehr. Come bianchi velieri e capitani coraggiosi beffarono gli inglesi

 

Leonello Oliveri

Proprietà letteraaria riservata

Riproduzione vietata


Se uno pensa alla Marina di superficie tedesca l’immaginazione
corre subito alle grandi corazzate (Deutschland – Lützow, Admiral Sheer, Admiral Graf Spee, Scharnhorst, Gneisenau, Bismarck, Tirpitz) tutte navi meravigliose che non rimasero a farsi affondare nei porti, affrontarono sul mare il nemico, non si consegnarono e furono tutte affondate (o si autoaffondarono quando non c’era più speranza).

Oppure pensiamo all’epopea altrettanto famosa dei corsari, nove navi (Orion, Atlantis, Widder, Thor, Pinguin, Kome, Stier, Kormoran e Michell) di cui solo due riuscirono a rientrare in Germania, affondando 115 navi e catturandone sei 

Ma pochi conoscono le imprese, nauticamente al limite, di altre navi, dei piccoli gusci di noce a vela che, con una manciata di uomini d’equipaggio e sotto la guida di autentici lupi di mare, compirono in piena guerra imprese quasi incredibili, beffando gli inglesi con navigazioni di sei mesi e 15mila miglia per trasportare agenti segreti in località lontanissime.