venerdì 10 aprile 2020

OPERAZIONE KARNIVAL (Aquisgrana 25 marzo ’45)


Leonello Oliveri


Marzo del ’45: Ilse Hirsch era una bella ragazza di 23 anni. 
Ilse Hirsc
Originaria di Hamm (Renania/Vestfalia), nata il 21 maggio 1922,  uno degli anni più bui della Germania, quando un francobollo costava fino a 500 milioni di marchi, aveva passato tutta la sua infanzia e giovinezza nel periodo che vide la nascita e l’affermarsi del NSDAP -Partito Nazional Socialista Dei Lavoratori- ( più noto come Partito Nazista). 

A 16 anni era entrata a far parte della BDM ( Bund Deutscher Mädel ) (Lega delle ragazze tedesche), l'ala femminile del movimento giovanile del NSDAP (1). Si trattava di una “scelta” praticamente obbligatoria per una ragazza tedesca di allora.
Nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale era entrata nel Werwolf (“ lupo mannaro” o “uomini lupi”), un gruppo di resistenza tedesco che operava dietro le linee nemiche. 
Si trattava di una struttura militare “clandestina” voluta da Himmler, organizzata nell’autunno del ’44 per compiere atti di sabotaggio e di guerriglia in uno scenario ormai previsto di crollo della Germania. In una velocissima campagna di reclutamento la formazione raggruppò, abbiamo letto, quasi 5000 giovani, ( questo fu uno dei frutti di anni di martellante propaganda sui ragazzi) addestrati presso il castello di Hulchrath, non lontano da Aquisgrana. 
Negli ultimi mesi della guerra anche alcune ragazze della BDM furono reclutate nei gruppi Werwolf con lo scopo di condurre la guerra di guerriglia nelle aree occupate dagli alleati. 
Ilse fu una di queste.
Il "manuale" del Werwolf (edizione 1999 con testo 
bilingue inglese-tedesco evidentemente non
 presente nell’originale)
Tale organizzazione compì diversi attacchi contro truppe inglesi e soprattutto americane nelle zone della Germania via via occupate dagli alleati. La reazione di quest’ultimi fu durissima: fu ordinato che ogni combattente Werwolf catturato dovesse essere fucilato sul posto. Furono infatti considerati, per il diritto internazionale (o meglio, statunitense), non come membri di una milizia, ma come spie (anche perché spesso non agivano in divisa), e quindi passibili di fucilazione immediata (2). Per inciso era lo stesso comportamento adottato dai tedeschi nei confronti dei partigiani catturati. 
Una pagina del "manuale" dei Werwolf:
tecnica dell'imboscata (sembra di vedere
uno di quelli relativi al Vietnam..)

Werwolf organizzò anche una rete di attività antisovietiche a est, dirette dal gen. Reinhard Gehlen. Particolare curioso: nel dopoguerra, delineandosi la “guerra fredda”, la rete Werwolf di Gehlen fu “cooptata” dalla CIA e continuò ad operare a danno dei Russi, non più con attacchi armati ma con attività spionistica. Nel 1956 Gehlen verrà  premiato con la nomina, nella Germania Occidentale, a Direttore del BND o Bundesnachrichtendienst (il servizio di informazioni federale), alleato della CIA: ottima dimostrazione che a volare in aria sono solo gli stracci (3



Ilse verso la fine del ’44 fu inviata per un periodo di addestramento nel castello medievale di Hülchrath, circa 45 miglia a nord-est di Aquisgrana. A guidare tale addestramento furono le SS-Jagdverband (squadre di caccia) di Otto Skorzeny, quello che aveva liberato Mussolini nel Settembre ‘43. 

Qui fu selezionata per prendere parte all'operazione Karneval ( “Unternehmen Karneval"), voluta direttamente da Himmler. 



Antefatto

Con l’occupazione statunitense della città di Aquisgrana, dal 31 ottobre 1944, l’avv.to tedesco Franz Oppenhoff fu nominato dagli alleati Burgomeister (sindaco) della città (4).

La sua accettazione della carica, sotto supervisione americana, gli fu fatale. Infatti fin dall’inizio di ottobre il giornale delle SS Das Schwarze Korps aveva scritto che non avrebbe potuto esserci amministrazione tedesca nei territori occupati dagli alleati perché qualsiasi funzionario che avesse collaborato con il nemico poteva contare sulla morte entro un mese. 

Aquisgrana, inoltre, aveva per il nazismo un’importanza particolare, rappresentando una sorta di simbolo: qui dal 936 al 1531 vi vennero incoronati 37 imperatori del Sacro Romano Impero, qui vi morì Carlo magno nel 814: collaborare lì con l’ invasore era pericoloso. 

L'accettazione dell'incarico da parte di Oppenhoff fu presto conosciuta della gerarchia del Partito Nazista che lo considerò un collaborazionista, e ne  decise l’eliminazione, anche per dare un terribile esempio a chi avesse voluto collaborare con gli alleati. 

Questa fu l’Operazione Karnival. 



Fu così costituita una squadra d’azione composta da quattro membri delle SS e da due membri della Gioventù Hitleriana. Il team riunito dal Generalinspekteur für Spezialabwehr Hans-Adolf Prutzmann era composto da:

gruppo  di fuoco:
  Untersturmführer-SS (Lt.) Herbert Wenzel (capogruppo); Austrian Unterscharführer-SS (Sergeant) Josef "Sepp" Leitgeb (operatore radio);
gruppo di "supporto":
guardia di frontiera Karl-Heinz Hennemann; guardia di frontiera Georg Heidorn; e poi due giovani:il Werwolf trainee ( “apprendista” Lupo mannarro,16 anni) Erich M. e il  Werwolf  Hauptgruppenführerin (Captain) Ilse Hirsch (23 anni).


Hennemann e Heidorn facevano da guida perché conoscevano l'area, mentre Ilse e Erich avrebbero aiutato il gruppo nei movimenti e contatti con l'area occupata. Entrambi avevano familiarità con Aquisgrana e avevano amici lì, Ilse attraverso i suoi estesi contatti BDM. A sparare sarebbero poi stati Wenzel e Leitgeb.
Il piano della squadra era di costituire un campo base nei fitti boschi lungo la frontiera tedesco-belga.  Compiuta la missione, la squadra avrebbe cercato di far ritorno nelle linee.
 Tutti portavano documenti falsi che li identificavano come membri della forza lavoro dell’Organizzazione Todt. Se catturati, dovevano convincere i loro interrogatori che stavano lavorando alle vicine fortificazioni di confine.  
Il B17 Wulf Hound
Il 20 marzo 1945 la squadra fu portata da una fortezza volante B17 catturata agli americani e “passata in forza” alla Luftwaffe (dal simpatico nome Wulf Hound= cane lupo), decollata dal campo d'aviazione di Hildesheim vicino ad Hannover (5). Giunta nei pressi del villaggio di Gemmenich, il gruppo, Ilse compresa, si paracadutò.
Fermiamoci un attimo: non siamo di fronte ad un commando ultraallenato di rudi paracadutisti, ma, tra gli altri,  ad un ragazzo di 16 anni e una ragazza di 23 che si paracadutano di notte su un bosco  dietro le linee..
A quanto pare Ilse prese terra un po’ lontano dagli altri, restando isolata. Senza indecisioni, si fece strada in Aquisgrana, da sola .
Il fatto che Ilse abbia perseguito il piano nonostante questo contrattempo “dimostra il suo profondo impegno per la causa e il regime” (6). Ad Aquisgrana Ilse contattò un’altra ragazza della BDM. 
Il 25 marzo,  tutta la squadra era riunita nella città in rovina e semideserta.
In quei giorni gli americani si trovavano già dall'altra parte del Reno, i russi erano a 60 miglia da Berlino e pochi erano i dubbi su come sarebbe finita la guerra. Ma i tedeschi non mollarono, mentre il desiderio di dare un esempio e intimidire eventuali potenziali “collaborazionisti” non lasciava vedere l’ineluttabilità della fine. Mancava poco più di un mese al suicidio di Hitler
 
Monumento sul luogo dove fu ucciso Saive
Durante l’avvicinamento il gruppo Werwolf fu individuato da una guardia olandese, Joseph Saive, in servizio presso il  posto
di frontiera Wolfhaag a Vaals. Saive, che stava chiacchierando con la sua ragazza, vide il gruppo di tedeschi e andò verso loro. Furono sparati alcuni colpi e il giovane cadde ucciso (7).   
Il 25 marzo la squadra entrò in azione.
Il commando si separò.
 Wenzel e Leitgeib, individuata la posizione del "bersaglio", raggiunsero l’abitazione dove Oppenhoff viveva con sua moglie e i loro tre figli, interruppero la linea telefonica e bussarono alla sua porta al numero 251 di Eupener Strasse, fingendosi piloti tedeschi abbattuti. Il sindaco, tuttavia, non era a casa, ma ( a quanto pare) ad una festa nell’abitazione di un vicino.  Lo mandarono a chiamare. Quando arrivò, gli chiesero di aiutarli a ritornare tra le linee tedesche. Oppenhoff però rifiutò di aiutarli, esortandoli invece ad arrendersi, poiché la guerra era ormai persa per la Germania. Questo rafforzò la loro determinazione a sparare.
La tomba di Oppenhoff nel cimitero di Aquisgrana
A questo punto successe un imprevisto: Wenzel, che aveva assicurato ai suoi complici che avrebbe sparato, si rifiutò di premere il grilletto. Non così Leitgeib, “un duro soldato in prima linea che comprendeva i suoi ordini e sapeva come eseguirli senza alcuna esitazione”. Leitgeb gridò "Heil Hitler", estrasse la pistola (pare munita di silenziatore) sparò a Oppenhoff in fronte.
Eseguito l'"incarico", “liquidato”  l'obiettivo, tutti si allontanarono, mentre  una pattuglia americana stava esaminando  la linea telefonica interrotta,.
Durante il ripiegamento, un altro imprevisto: Ilse inciampò in una mina a strappo. Ci fu un’ esplosione, Leitgeib fu ucciso  e Ilse ferita ad un ginocchio.
Il gruppo, con Ilse zoppicante, riuscì comunque dileguarsi.

L’uccisione di Oppenhoff venne sfruttata da Goebbels come “deterrente” per altre collaborazioni con gli alleati. In un radio discorso del 1 aprile, annunciando la sua esecuzione, disse che il braccio del partito era lungo e che i suoi Werwolf erano vigilanti. Era l’annuncio ufficiale dell’esistenza del movimento clandestino di resistenza contro gli alleati invasori (8).

 Ilse, quella “ragazza tosta” che  si era paracadutata di notte in un territorio nemico, era penetrata in una città occupata, era vissuta “alla macchia” per una settimana in mezzo agli americani e aveva dato il suo contributo in questa azione  dai grandi effetti “propagandistici”, tornò  zoppicando a casa sua nelle vicinanze di Euskirchen, ora occupata dagli Alleati. 

 Lì, mentre il Reich cadeva in un diluvio di distruzione e morte (pensiamo solo agli orrori  che la popolazione -soprattutto femminile- dovette subire a Berlino e in altri territori del Reich...), Ilsee trascorse un po' di tempo in ospedale.


Il destino di Wenzel rimase  sconosciuto (sparì senza lasciare traccia. Sembra che sia poi morto in Sud Africa nel 1981 (9) ma i quattro membri rimanenti della squadra sopravvissero alla guerra.
A guerra finita tutti i membri superstiti  del commando, ad eccezione del tenente Wenzel, furono catturati. Il ”Processo Werwolf”si tenne nell’ottobre del ’49 ad Aquisgrana: morto Leitgeib, sparito Wenzel, degli altri quattro Henneman e Heidorn furono ritenuti colpevoli ( se ho capito bene non di omicidio ma di favoreggiamento) e condannati da 1 a 4 anni di  carcere. Ilse ed Eric furono assolti (10)

Ilse continuò ad abitare nella zona. 
La sua fu poi la vita di una  casalinga normale: si sposò, ebbe dei figli: morì nel 2000

Da https://www.historynet.com/july-2017-table-contents.htm
A conferma delle capacità della "schoolgirlIlse di "bucare lo schermo" eccola,
  in una copertina di Military Histoy. Il titolo ( e la didascalia) sarà anche 
di "effetto" ma storicamente non corretto: nella "Missione Karnival "
 Ilse non sparò
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APPENDICE
 Aquisgrana liberata: un difficile equilibrio, 
 il dificile futuro


           
Soldati statunitensi entrano ad Aquisgrana (Aachen)
Per parecchi mesi Aquisgrana fu la prima e l'unica grande città tedesca ad essere controllata dalle potenze vittoriose. La sua conquista da parte degli alleati, il 21 ottobre del 1944, era avvenuta dopo   sei settimane di duri combattimenti: il 65% degli edifici cittadini andò distrutto e gli abitanti si ridussero a circa 11.000.
*****
 La città fu vista come il primo luogo in cui condurre l’ esperimento di trasferimento del modello “democratico” americano sul campo tedesco. Aquisgrana doveva dimostrare fino a che punto fosse possibile “rieducare” i tedeschi contagiati dal nazismo.
Bambini tedeschi e MP statunitensi ad
Aquisgrana nel '45
Dopo un periodo iniziale  di buoni rapporti, la situazione iniziò a complicarsi verso la fine di dicembre, anche a seguito ad una rigorosa politica statunitense di “antifraternizzazione” che iniziò a far sentire gli abitanti più occupati che liberati. Iniziò anche una politica di “denazificazione” con conseguenti interrogatori e indagini sugli cittadini. Al soldato statunitense fu ricordato che "il popolo tedesco è impegnato in una guerra totale contro di te e sono individualmente e collettivamente il tuo nemico. Comportati in loro presenza con tale portata militare ... ed efficienza militare, che apprezzeranno subito il potere che è nel nostro esercito” (11). Furono proibite perfino le strette di mano fra militari alleati e cittadini.
 
Aachen (Aquisgrana): un bambino piange davanti
a tutto ciò che ha salvato dai bombardamenti 

A peggiorare la situazione contribuì anche l’intervento della PWD, Psychological Warfare Division, Divisione Guerra Psicologica, arrivata ad Aquisgrana nel dicembre 1944. Evidentemente si aspettavano che gli abitanti si sentissero colpevoli, e invece i pochi rimasti nella devastata città “non mostravano alcun segno di contrizione morale, poiché negavano qualsiasi coinvolgimento col regime nazista”.
Gli ufficiali arrivarono inoltre alla conclusione che ad Aquisgrana gli amministratori locali, da loro stessi installati, più che antinazisti fossero anticomunisti (il clima della guerra fredda non era ancora evidentemente iniziato): ”Questi uomini non hanno una mentalità democratica ... Stanno pianificando il futuro in termini di uno stato autoritario altamente burocratico”, mentre la stessa amministrazione aveva mostrato una clemenza positiva nell'accettare gli ex nazisti per lavori nell'amministrazione della città”.
 La relazione della Commissione PWD provocò un dibattito a livello "politico" su come governare la Germania ex nazista: si doveva  decidere  "che cosa fosse più importante: l'efficienza o l'imparzialità politica di una determinata amministrazione tedesca che agiva sotto il dominio americano?". In altre parole "l'accento principale doveva essere posto sull'esperienza, usando ( anche) ex nazisti nominali, se inevitabile, o se fosse necessario un po 'di inefficienza amministrativa e tecnica da parte dei tedeschi. in nome della correttezza politica"? 

Aquisgrana rappresentò quindi l’anticipo delle difficoltà che gli Alleati avrebbero dovuto affrontare nella futura “gestione” della Germania conquistata (o liberata). Ma evidentemente si tratta di  problematiche che esulano da questa ricerca
Su questo complesso problema v. Klaus Schwabe, Esperienze di occupazione americana ad Aquisgrana prima della resa della Germania” in
 https://web.archive.org/web/20080406022138/http:/www.histinst.rwth-aachen.de/default.asp?documentId=89 da cui sono prese tutte le citazioni in corsivo riportate nella presente appendice.


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Un eloquente esempio dell'inflazione che devastò la Germania nel 1922:
francobolli da 5 marchi saliti a 2 e 5 milioni di marchi

Bibliografia

Le fonti principali per questo, alle quali si rimanda per approfondimenti e verifiche, studio sono state:


Leonello Oliveri
In costruzione

Propr. Lett. riservata
Riprod. Vietata



1]) https://en.m.wikipedia.org/wiki/Ilse_Hirsch
2 ) Sui metodi “sbrigativi” utilizzati dagli alleati (soprattutto dalle truppe statunitensi) per  l’eliminazione dei Werwolf catturati v. http://www.italiasociale.net/storia07/storia260108-2.html
3) "Werwolf ", a testimonianza del suo impatto in un certo immaginario giovanile, è diventato un brano di gruppi rock "duri". (ma non me ne intendo)
4 ) “La posizione critica di Oppenhoff ( nei confronti del regime nazista) e una raccomandazione del vescovo Van der Velden fecero sembrare agli americani Oppenhoff come l'uomo giusto per guidare l'amministrazione civile tedesca di Aquisgrana” (https://www.aachener-zeitung.de/lokales/aachen/neues-zum-mord-an-oppenhoff_aid-32461909). Secondo K. Schwabe, Esperienze di occupazione americana ad Aquisgrana prima della resa della Germania: “Nel breve periodo in cui ricoprì la carica, Oppenhoff dimostrò di non essere un fantoccio delle autorità di occupazione americane. Ha difeso tenacemente gli interessi della popolazione di Aquisgrana”
5 ) Si trattava della prima fortezza volante catturata dai tedeschi, il  B-17F "Wulf Hound" s.n. 4124585) del  360 Bombardment Squadron, 303 Bombardment Group "Hell's Angels". Era stato danneggiato dall’antiaerea  durante un bombardamento il 12 dicembre 1942, subendo poi ulteriori colpi da parte di  un caccia notturno Bf 110 durante il volo di ritorno attraverso la Kammhuber line
Un tratto della Kammhuber line con le sue
niumerose installazioni antiaeree
(
 il nome alleato dato al sistema tedesco di difesa aerea notturna istituito nel luglio 1940. Consisteva in una serie di settori di controllo dotati di radar e proiettori e di un caccia notturno assegnato ad ogni singolo settore di spazio che costituiva la linea. Ogni settore dirigeva il caccia notturno nel raggio visivo con i bombardieri illuminati. V. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Kammhuber_Line
L'equipaggio statunitense del Wulf Hound
(da httpwww.303rdbg.comc-360-flickenger.html)
Il pilota del B-17 fu costretto ad atterrare all'aeroporto di Leeuwarden nei Paesi Bassi. Il bombardiere subì lievi danni (la ball turret, schiacciata), fu rapidamente riparato dai tedeschi e due giorni dopo (con  insegne tedesche) fu scortato da due Bf 110 a Rechlin.  "Wulf Hound"
  nel settembre 1943 fu trasferito al KG 200 (Kampfgeschwader 200, una squadriglia costituita interamente da aerei catturati e codificato A3 + AE. Prima della “Missione Carnival” fu usato in altre missioni clandestine. Il pilota del B 17, tenente Paul Flickinger, finì in prigionia prima nel Stalag Luft III –South e poi nello Stalag VII A. Sopravvisse alla guerra.
(9)  https://www.historynet.com/werewolves-of-aachen.htm. Il sito presenta anche una lunga descrizione (non sappiamo su quali basi) della fuga del commando.
10 ) Per quanto riguarda i risultati del processo, le fonti sono un poco contradditorie. Secondo quanto si legge in https://www.aachener-zeitung.de/lokales/aachen/neues-zum-mord-an-oppenhoff_aid-32461909  Vier Angeklagte wurden wegen Beihilfe zum Totschlag in Tateinheit mit Verbrechen gegen die Menschlichkeit verurteilt, zwei wurden freigesprochen“ ovvero “Quattro imputati sono stati condannati per crimini contro l'umanità per aver aiutato e favorito l'omicidio, due sono stati assolti”).
 In https://it.wikipedia.org/wiki/Werwolf   e in  https://ww2gravestone.com/ilse-hirsch-nazi-resistance-fighter/ leggiamo che Ilse ed Eric  furono assolti; invece secondo
 http://worldwartwo.filminspector.com/2016/01/operation-carnival-maidens-revenge.html Ilse ebbe una condanna a 4 anni.
Probabilmente l'incertzza delle fonti deriva dal fatto che si tratta di fasi successive dello steso procedimento, iniziato nel '49 e terminato nel '54 . Infatti mi pare di aver capito che in procedimenti successivi i membri condannati videro ridotte le loro condanne e infine annullate completamente sotto lo Straffreiheitsgesetz 1954 (Legge sull'impunità 1954  (https://en.m.wikipedia.org/wiki/Ilse_Hirsch). 

L'operazione Karnival  ha fornito la materia per il documentario "Der Mordfall Oppenhoff"  del 1985 e, fra gli altri, per il libro "Himmler's Last Line", di Volker Koop.
 Esiste anche una  clip dello Smithsonian Channel "These assassins were the Nazi’s last ditch effort"  (visibile qui  https://www.youtube.com/watch?v=GuTWqrNzFb0con una breve ( 2'21'') videodescrizione della missione.
In   https://www.historynet.com/werewolves-of-aachen.htm   c'è una ricostruzione (non sappiamo basata su quali elementi) della fuga del commando e di alcune fasi del processo .
 11) La Radio Militare delle Forze Armate Americane (secondo quanto leggiamo in https://en.wikipedia.org/wiki/Werwolf che cita Fritz, Stephen G.  Endkampf: Soldiers, Civilians, and the Death of the Third Reich. University Press of Kentucky, 2004, pp. 218– 219 ci  andò pesante:” Every friendly German civilian is a disguised soldier of hate. Armed with the inner conviction that the Germans are still superior ... [they believe] that one day it will be their destiny to destroy you. Their hatred and their anger ... are deeply buried in their blood. A smile is their weapon by which to disarm you ... In heart, body and spirit every German is Hitler”. (“Ogni civile tedesco amichevole  è un soldato mascherato di odio. Armati della convinzione interiore che i tedeschi siano ancora superiori ... [credono] che un giorno sarà il loro destino di distruggerti. Il loro odio e la loro rabbia ... sono profondamente sepolti nel loro sangue. Un sorriso è la loro arma con cui disarmarti ... Nel cuore, nel corpo e nello spirito ogni tedesco è Hitler”) (manca la data della trasmissione).
Non era certo il modo migliore per conquistare i cuori..


Una donna tedesca osseva i soldati americani
che entrano in Aquisgrana






i bambini soldato: l'ultimo crimine del Nazismo