Leonello Oliveri
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Quello nella foto a fianco è il Northrop Grumman B-2 Spirit, attualmente il più famoso (e
costoso!) bombardiere stealth strategico subsonico statunitense, in grado di trasportare (e scaricare) sia armamento convenzionale che atomico. Attualmente in servizio in una ventina di esemplari, rappresenta lo stato dell'arte del bombardamento strategico USA. La sua tecnologia stealth, la grande efficienza aerodinamica e un imponente carico bellico, rendono il B-2 un ottimo bombardiere rispetto ai suoi predecessori. La sua autonomia è di circa 11.100 km senza rifornimento, la sua scarsa traccia radar gli permette una grandissima libertà anche ad alte quote, aumentando il suo raggio d'azione e il campo visivo per i sensori di bordo. Le sue capacità stealth gli permettono di penetrare attraverso le difese aeree nemiche, anche le più sofisticate, e di colpire obiettivi altamente difesi con una minima possibilità di perdita, anche se finora la sua partecipazione a numerose missioni di guerra: Kosovo, Afganistan, Libia, Siria, Iran non ha dovuto misurarsi con difese aeree molto sofisticate.
Un aereo modernissimo, quindi.
Ma con radici e origini lontane.
Guardiamo le foto seguenti.
Questo è un disegno schematico del B2 affiancato ai disegni del bombardiere tedesco Horten Ho XVIII risalente al 1944-45: direi che ci sono alcune analogie.
Se dai disegni passiamo alle foto, le analogie continuano.
Ecco il B2 in volo affiancato all' Horten
Ed ecco una comparazione fra i motori
Ma cos'era questo misterioso velivolo tedesco, Horten Ho XVIII,, di cui poco si sa?
Se si cerca in internet, per es. in Wiki, qualcosa si trova. Ma si tratta di informazioni parziali e assai incomplete.
Molto di più si trova nel corposo volume di Fredrich Georg, Hitlers letzter Trumpf.
Entwicklung und Verrat der “ Wunderwaffen”, (Tübingen Grabert-Verlag, 2009) che potremmo approssimativamente tradurre L'ultima chance di Hitler. Sviluppo e tradimento delle “Armi miracolose” .
Entwicklung und Verrat der “ Wunderwaffen”, (Tübingen Grabert-Verlag, 2009) che potremmo approssimativamente tradurre L'ultima chance di Hitler. Sviluppo e tradimento delle “Armi miracolose” .
Da questo ricco volume, laboriosamente tradotto e ancor più faticosamente riassunto dal sottoscritto, abbiamo tratto le notizie e alcune immagini presentate in questo articolo che cerca di ricostruire (con qualche difficoltà) quello che si sa, si suppone, si immagina, su questo velivolo.
La storia di questo aereo diviene importante a seguito di una gara di appalto indetta dal RLM ( Reichsluftfahrftministerium, Ministero dell'Aeronautica del Reich) a metà del '44, gara per studiare la possibilità di realizzare un aereo in grado di raggiungere la costa degli Stati Uniti. Il vincitore della gara, leggiamo nel libro citato, sarà appunto l'Horten Ho XVIII B-2 dei fratelli Horten, già costruttori.. di alianti
Nell'autunno del '44 si tennero due conferenze di progettazione aeronautica cui furono invitate le più importanti ditte aeronautiche tedesche, ma non i fratelli Horten, che si riteneva interessati solo ai caccia
Il requisito emesso dall' l'RLM era ambizioso: si richiedeva un aereo con un'autonomia di 11.000 km (6.835 miglia) e un carico di bombe di 4.000 kg (8.818 libbre). Questo bombardiere doveva essere in grado di volare dalla Germania a New York e ritorno senza rifornimento. Cinque delle principali aziende aeronautiche tedesche presentarono progetti, ma nessuno di loro soddisfaceva i requisiti di autonomia per questo "Amerikan Bomber" . Gli Horten non furono invitati a presentare una proposta perché si pensava che fossero interessati solo agli aerei da caccia.
L'ing. Knemeyer, capo dello sviluppo tecnico del RLM, organizzò e supervisionò personalmente una competizione tra le tre tecnologie più promettenti: il missile Aggeregat A9, il razzo vettore A-10 di Werner von Braun e appunto iil caccia a reazione Horten Ho 229 dei fratelli Horten. Solo quest'ultimo, trasformato in bombardiere a reazione, volerà (come prototipo) prima della fine della guerra.
Il 20 gennaio 1945, pochi giorni dopo il fallimento dell' Offensiva delle Ardenne e lo sfondamento russo sul fronte orientale, Hitler ordinò l'immediato sviluppo di un bombardiere ad alta velocità, di grandi dimensioni, con la massima autonomia e un pesante carico di bombe
Dal 20 al 23 febbraio 1945 si tenne a Dessau un'altra conferenza di progettazione, alla quale presenziò il Reichsmarschall Hermann Göring. I progetti furono valutati dalla Commissione Speciale per la Costruzione di Aereonautica insieme alla Commissione Speciale per gli Aerei da Combattimento.
Pochi giorni dopo, i fratelli Horten furono convocati da Göring, che li incaricò di costruire, congiuntamente con l'azienda Junkers, il loro aereo
Nacque così l'Horten Ho XVIIIB. Si trattava di un bombardiere a rerazione ad ala volante, con un equipaggio di tre persone, poi evoluti in numerose varianti.
L'” ala volante” (così fu denominato per la sua forma) doveva decollare da un carrello con l'ausilio di razzi ausiliari e atterrare su una sorta di pattino. L'Horten XVIIIA sarebbe stato costruito quasi interamente in legno, incollato con uno speciale adesivo al carbonio. Di conseguenza, l'enorme ala volante sarebbe stata, si presumeva, pressoché invisibile ai radar: Un bombardiere stealth nel 1945!
L'aereo aveva un'apertura alare di 40 m (131 ft 4 in) e doveva essere alimentato da sei turbogetti Junkers Jumo 004B integrati nella fusoliera. La velocità massima doveva essere di 900 km/h (559 mph) e l'autonomia di 11.000 km (6.835 miglia)
Nella versione B era alimentato da quattro motori turbogetto He S011 4.
Bombers 199 Focke-Wulf 1000 × 1000 × 1000 Bomber Project B,
posizionati a coppie ai lati del grande carrello d'atterraggio fisso.
Poteva trasportare un carico di bombe sconosciuto e l'armamento
difensivo sarebbe consistito in due cannoni MK 108 da 30 mm montati
sotto la cabina di pilotaggio. L'equipaggio di tre persone sedeva in
posizione eretta in una cabina di pilotaggio pressurizzata a forma di
bolla, posta sulla sommità dell'ala.
L'Ho XVIII sarebbe stato il primo esempio di bombardiere stealth, molto simile all'attuale Northrop B-2. Il suo design a basso eco radar, la costruzione in parte in legno e la speciale vernice radar-assorbente della IG Farben avrebbero contribuito a questo. Questa speciale verniciatura era denominata in codice "Chimney Sweep" (spazzacamino). Consisteva in una vernice bituminosa fortemente impregnata di carbonio. Lo spessore del rivestimento doveva essere applicato in modo esattamente proporzionale alla frequenza del radar nemico. Questo intrappolava (o almeno, si riteneva) il segnale radar in arrivo all'interno del materiale dielettrico e ne annullava l'energia di ritorno.
Un altro tipo di difesa radar era un materiale a nido d'ape incollato al rivestimento esterno tramite appositi tappetini.
I fratelli Horten presentarono a Göring il loro progetto dell'Ho XVIIIB e ricevettero il contratto di costruzione il 23 marzo 1945.
L'aereo, velocità massima di 850 km/h, una tangenza di 16 km e un tempo di volo totale di 27 ore. sarebbe stato costruito a Kahla, in Turingia
Göring e il Ministero degli Armamenti si aspettavano ( speravano) che l'Horten Ho XVIIIB fosse completato entro l'estate del 1945.
I lavori per la realizzazione del ' Ho XVIIIB iniziarono freneticamente, in una lotta contro il tempo e contro l'avanzata delle truppe USA, una settimana dopo, il 1° aprile 1945, negli impianti sotterranei di Kahla. Forse anche per questo, nonostante l'imminente fine della guerra, la Wehrmacht ricevette l'ordine di tenere la "Linea Werra" in Turingia ad ogni costo.
Tuttavia, le truppe americane occuparono la fabbrica nel pomeriggio del 12 aprile 1945.
Tutti i prototipi, nei diversi gradi di apprestamento, furono distrutti per evitare che cadessero nella mani dei russi (la Turingia sarebbe ricaduta nei territori di competenza russa). Un aereo in avanzato grado di approntamento fu invece portato negli Usa: anche lui, come tanti altri risultati della ricerca tedesca, farà scuola ai locali ingegneri aeronautici.
Ed ecco cosa resta ora, negli USA, (National Air and Space Museum, Smithsonian Institution) di questo avveniristico aereo, simbolo della più avanzata tecnologia aeronautica tedesca (Tutte le immagini seguenti derivano da https://en.wikipedia.org/wiki/Horten_Ho_229 )
I motori mentre vengono caricati per essere trasportati negli USA
Una sezione degli strati laminati di legno incollati insieme conuna miscela di segatura e carbone costituenti gran parte della struttura dell'aereo
Altre parti dell'aereo accatastate
Sic transit gloria mundi!
L' ing. Knemeyer, che ne aveva diretto la realizzazione, fu portato in USA con l'Operazione Paperclip, gli fu assegnato un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso l'Air Materiel Command dell' Areonautica USA e nel 1966 ricevette un'alta a onorificenza civile conferita dalle Forze Armate statunitensi.
La realizzazione di questo bombardiere, destinato a lanciare una bomba su un obiettivo in Usa, anche se fosse andata a buon fine, come avrebbe potuto influire sull'esito delal guerra?.
Una sola bomba, anche se di 4 tonnellate, non avrebbe avuto nessuna conseguenza se non quella di esasperare ulteriormente l'opinione pubblica del vincitore, E allora perché tutti questi costosi e frenetici sforzi alla fine della guerra?
E qui si apre un interessante interrogativo, cui il libro citato dedica molte pagine: quello dell'Atomica di Hitler, ( di cui l' Ho XVIIIB avrebbe dovuto essere il vettore), atomica alla quale a quanto pare – secondo l'autore- i tedeschi erano assai vicini, e i cui scienziati, studi e materiali saranno poi molto utili per la realizzazione dell'atomica USA.
Ma qui siamo in un' altra storia
Dieter Herwig, Heinz Rode
Luftwaffe secret projects. Strategic bombers 1935-1945
Motorbuch Verlag Stuggart 1998
J.Denis, G.G. Lepage
Aircraft of the Luftwaffe,1935–1945 An Illustrated Guide
McFarland & Company, Inc., PublishersNorth Carolina, 2009












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