martedì 12 marzo 2024

"Operazione Kurt": La missione segreta dell'U 537

 

Leonello Oliveri
Proprietà Letteraria  Riservata
Riproduzione  Vietata

La conoscenza delle situazione del campo di battaglia è estremamente importante nelle guerre.
La "stazione meteorologica automatica"

Oggi con satelliti, costellazione starlink, droni e Poseidon P8 che pendolano sui margini del campo di battaglia si ha una conoscenza totale: “non muove foglia che tu non lo sappia”, si potrebbe dire.

Ma ancora nella II G.M. era meno facile conoscere quanto succedeva (o sarebbe successo) nel campo opposto.

Tra i vari strumenti di indagine necessari uno spazio non indifferente avevano… le previsioni meteorologiche: sapere che tempo avrebbe fatto era molto importante per organizzare le operazioni in un teatro in cui l’Oceano (sopra e sotto il mare) aveva un ruolo importante: lo stesso sbarco in Normandia non avrebbe potuto svolgersi senza conoscere che tempo avrebbe fatto il 6 giugno.

Un' enorme importanza avevano quindi le stazioni meteorologiche: la meteorologia, in grado di monitorare e prevedere le condizioni meteorologiche future, diventava uno strumento importante nella pianificazione militare. Tale situazione portò ad una delle battaglie più intriganti e allo stesso tempo meno conosciute della II G.M, la "Guerra Meteorologica"  (v. https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_meteorologica_(1940-1945) in cui l’Artico divenne la linea del fronte. Dal 1941 circa in poi, gli Alleati e i Tedeschi costruirono ripetutamente stazioni meteorologiche, distruggendosi a vicenda, su isole e arcipelaghi di cui pochi conoscevano l'esistenza: Spitsbergen, Jan Mayen, Novaya Zemlya, Bear Island, Hope Island e Franz Joseph Land ([1]).
Le stazioni meteorologiche tedesche
(da httpwww.maquetland.comarticle-phototheque11386-
wetterfunkgerat-land-wfl-26-station-meteo-ottawa)

Uno dei teatri operativi più importanti  era l'Oceano Atlantico settentrionale. Qui gli alleati  godevano di un vantaggio naturale in quanto, così almeno abbiamo letto, nell'emisfero settentrionale, in un clima temperato,  i fenomeni meteorologici si muovono solo da ovest a est. E gli alleati avevano una rete  di stazioni meteorologiche  situate lungo le coste di Stati Uniti, Canada, Groenlandia e Islanda che poteva fornire  previsioni meteorologiche accurate per il Nord Atlantico. Gli alleati qindi sapevano che tempo sarebbe stato prima dei tedeschi.


I tedeschi invece dovevano ricorrere a ricognizioni aeree (affidate a Focke-Wulf Fw-200 Condor): costose, soggette a perdite e non funzionanti initerrottamente. Occorreva qualcosa di meglio.

In un primo  momento (1940) ricorsero a boe metereologiche della  Siemens-Schuckertwerke, antenata dell’attuale gruppo Siemens.  che gli u boot posizionavano in mare: dodici di queste furono sistemate  nelle acque dell'Artico e del Nord Atlantico. Con un’autonomia di quattro mesi funzionavano, ma troppo soggette ai capricci del mare.

 Guerra tra i ghiacci

 Fu quindi studiata una soluzione diversa e radicale: installare una stazione metereologica automatica.. direttamente sulle coste nord americane.

La stazione avrebbe potuto segnalare in largo anticipo (tramite la trasmissione di impulsi radio ) le condizioni meteorologiche dell'area nord-occidentale dell'Atlantico a tutti gli U-boot diretti in quella zona

Costruire  la strumentazione fu la parte più facile: ci pensarono due ricercatori della

La stazione (da httpsen.wikipedia.
orgwikiFileSchematic _of_German_Wetter
-Funkger%C3%A4t_Land.jpg

Siemens, il Dr. Ernst Pletze e Edwin Stobe che approntarono l’apparato Wetter-Funkgerät Land – WFL. ([2] ) Esternamente era costituito da 10 contenitori metallici alti circa 1 metro e da un'antenna alta 10 metri. All’interno contenevano gli indispensabli strumenti di misura per rilevare temperatura, pressione, forza del vento e umidità e le batterie a secco necessarie per il funzionamento. Un radiotrasmettitore Lorenz 150 FK della potenza di 150 W avrebbe poi trasmesso al BDU (Befehlshaber der Unterseeboote, Comando dei Sottomarini) le letture meteorologiche ogni tre ore durante una trasmissione di due minuti su 3940 kHz. Il sistema avrebbe potuto funzionare fino a sei mesi, a seconda del numero di contenitori delle batterie ([3])



Restava la parte più difficile: trovare un sito adatto sulla costa nord orientale amricana e portarvi l’attrezzatura..

E così nell’estate del ’43 fu organizzata l’”operazione Kurt”.

Il posto fu trovato… in Canada, (allora dominion  inglese), sulle desolate, gelide  e deserte


coste del Labrador, in un posto sperduto chiamato Martin Bay.

Trovata la location, occorreva trovare il mezzo di trasporto, che non poteva che essere un U boot.

Il 18 settembre 1943 l' U-537,  un sottomarino  tipo IX C/40 della Kriegsmarine lasciò Kiel, in Germania. Dopo una breve sosta nel porto norvegese di Bergen,  salpò per uina meta lontana: la costa americana al confine fra Labrador e Quebec, missione: depositare sulla costa americana una stazione metereologica  automatica. A bordo oltre ai 58 uomini dell’quipaggio e al Kapitänleutnant Peter Schrewe,  c’era un meteorologo il dottor Kurt Sommermeyer e il suo assistente, Walter Hildebrant. 


Il 22 ottobre raggiunse una desolata baia della penisola di Hutton: Martin Bay ([4]).

La rotta dell'U 537
Incominciò allora la fase più pericolosa: mentre il sommergibile restava emerso nella baia, a poche centinaia di metri dalla riva, con i marinai vigili alle mitragliere antiaeree, altri trasportarono con gommoni le pesanti attrezzature (ogni cilindro pesava circa 100 Kg.) prima sulla spiaggia poi su una collinetta a 400 metri nell'entroterra,. in una posizione da cui il materiale (compresa un’altenna di 10 metri) non fosse visibile da lontano. Fu un lavoro massacrante svolto in condizioni di luce e di temperatura non certo ottimali,
L a stazione
L'equipaggio dell'U-Boot in plancia era in allerta – pronto ad entrare in azione con il cannone e il quadrinato antiaereo poiché la zona era coperta da pattuglie aeree anglo-canadesi e il pericolo di essere individuati era molto alto. I tedeschi riuscirono a scaricare e trasportare tutto il complesso Siemens ( ogni cilindro pesava 100 kg.)  in cima ad un'altura. Lì mentre un gruppetto di marinai armati di mitragliatrice vigilava nei pressi, i tecnici l'hanno assemblato.   Sul sito prescelto furono abbandonati pacchetti di sigarette statunitensi  mentre su un cilindro fu  applicata la scritta Canadian Weather Service
I marinai di guardia
con la speranza di ingannare eventuali visitatori facendo loro credere che si trattasse di una stazione canadese ([5]). Dopo essere rimasto nella baia per 24 ore per assicurarsi che la stazione funzionasse regolarmente, alle ore 1740 del 23 ottobre l’u boot lasciò finalmente la baia.

Pattugliò la zona al largo di Terranova testando la stazione fino all’8 dicembre quando fece ritorno in Francia a Lorient.

La stazione montata

Lo aspettavano altre due missioni: dall’artico passò nell’Oceano indiano: Batavia, Indonesia, Giava. Qui lo attendeva la sorte di quasi tutti gli u boot tedeschi: il 10 novembre fu avvistato e affondato con tutto l'equipaggio - 58 ufficiali e uomini – nel Mar di Giava , nella posizione 7°13′S 115°17′E , daiu siluri della USS Flounder (SS-251) (https://en.wikipedia.org/wiki/German_submarine_U-537).

Tutto l’equipaggio perì.

L' U537 nella baia del Labrador

La stazione automatica funzionò regolarmente per un po' di tempo, poi i segnali si persero, forse con le batterie vinte dal clima spietato. Ma né inglesi né USA si accorsero della visita della Kriegsmarine.

Della missione nel Labrador rimasero solo due testimoni, un marinaio sbarcato prima dell’ultima missione e il tecnico della Siemens Kurt Sommermeyer.

Della “missione Kurt “ si perse ogni traccia e ogni ricordo.

Kurt Sommermeyer.


1977- 81: la riscoperta

Passano gli anni, i decenni. Nessuno sa più nulla della missione Kurt.

E nelle lande desolate dell’estremo Labrador  non circola molta gente.



Nel 1977 lo Smithsonian Institut canadese lancia il Progetto Archeologico Torngat, con lo scopo di meglio studiare quelle zone. Dell’equipe di studiosi fa parte Peter Johnson che nel ’77 si imbatté nella stazione meteorologica tedesca, non rendendosi però conto di cosa avesse trovato. Sospettava che fosse un'installazione militare canadese.

Passa ancora qualche anno, arriviamo all'inizio degli anni '80, in Germania.

Un  ex dipendente della Siemens,  Franz Selingen, decise di scrivere un libro sulla storia del servizio meteorologico tedesco. Mentre studiava gli archivi del defunto dottor Kurt Sommermeier (partecipante all'operazione Kurt), trovò una fotografia di una stazione meteorologica e di un sottomarino. Selingen, dopo aver studiato tutte le stazioni realizzate durante la guerra, concluse che il luogo nella fotografia era il Canada ([6]).

Alla fine Selinger riuscì a localizzare il diario di bordo dell'U-537 che confermava che l'U-

Boat aveva effettivamente installato una stazione meteorologica nel Labrador settentrionale.
A questo punto Selinger contattò il dottor Alec Douglas, all'epoca storico ufficiale delle forze armate canadesi, e gli raccontò tutta la storia. Partendo da queste informazioni, Douglas organizzò una spedizione a Martin Bay con un rompighiaccio della Guardia Costiera canadese. Con l’aiuto di un elicottero furono individuati i resti della stazione. La squadra notò che qualcuno aveva scoperto la stazione meteorologica prima di loro (forse visitatori casuali, forse la missione geo-archeologica del ’77?), i cilindri erano rovesciati, c'era anche quello che i tedeschi avevano contrassegnato con la scritta Canadian Weather Service.

La riscoperta della stazione: i cilindri sono stati raddrizzati
con gli operatori nella stessa posizione della foto tedesca

Alla fine ciò che restava dell’unica missione tedesca sul continente americano durante la II G. M. fu raccolto e trasportato nel il Canadian War Museum Museo canadese della guerra, dove è tuttora visibile (7)

I resti della stazione al Canadian War Museum

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APPENDICE

Presentiamo una testimonianza interessante  rilasciata da un appartenente alle popolazioni originarie del Labrador 

Chi ha davvero scoperto la stazione meteorologica tedesca sulla punta settentrionale del Labrador

(Vedi qui 
HTTPS://WWW.GOOGLE.COM/SEARCH?Q=ALEC+DOUGLAS+THE+NAZI+WEATHER+STATION+IN+LABRADOR&OQ=ALEC++DOUGLAS+THE+NAZI+WEATHER+STATION+IN+LABRADOR&AQS=CHROME..69I57J33I160L2.1393J0J15&SOURCEID=CHROME&IE=UTF-8

(..) Douglas scoprì la stazione meteorologica Kurt nell'estate del 1981.

Tuttavia, un ex residente dell’isola di Killiniq afferma che la zona è stata un popolare luogo di pesca degli Inuit per generazioni.(..) 

Douglas scrisse del suo viaggio per il numero di dicembre 1981/gennaio 1982 del Canadian Geographic.

"Qualcuno era stato lì prima di noi", ha scritto. “Ogni contenitore era stato aperto. Le batterie e le parti della radio sembrano essere state sistematicamente smantellate […] l’attrezzatura è stata deliberatamente distrutta.”

Le persone che erano state lì prima hanno lasciato alcune prove dietro di sé.

"Nelle vicinanze, abbiamo visto un cerchio di pietra che suggeriva un accampamento", ha scritto Douglas. "Sotto un contenitore c'era un indizio: una singola cartuccia di fucile .303 con la scritta 'British Dominion.'"

(..)

Quattro anni prima del viaggio di Douglas, nell'agosto del 1977, [**], allora 24enne, stava pescando con suo cognato, [WW]. Navigarono verso un punto vicino a Martin Bay, chiamato Taliarusik Inlet a Inuktitut.

"Stavamo pescando salmerini sulla riva e dopo aver finito abbiamo iniziato a girovagare", ha detto [**] in un'intervista telefonica a Nunatsiaq News.

“Poi ho visto un mucchio di carte e batterie stese a terra. Quando sono andato a vederli, sopra c’erano delle scritte strane”.

[**] ha detto che glielo ha chiesto quando è tornato.

"Alcuni degli anziani più anziani hanno detto: 'Oh sì, c'era una specie di stazione meteorologica lì che non era americana'", ha detto.

(..) Quando Douglas arrivò a Martin Bay, nessuno viveva più nella zona. Il governo dei Territori del Nordovest rimosse con la forza gli Inuit dall'isola di Killiniq nel 1978 (..)(sottolineatura mia, giusto per ricordare un particolare della politica canadese ancora nel '900 nei confronti dei nativi (8).

Preparativi per lo sbarco  (dall'ottimo sito  
https://warfarehistorynetwork.com/to-watch-the-weather/

La rotta dell'U 537
(da Alec Douglas The nazi weather station in Labrador)


 


2 ) Furono costruite 21 stazioni meteorologiche automatiche terrestri che avrebbero fornito dati specifici a tempi di trasmissione predeterminati. Quattordici di queste stazioni senza equipaggio furono installate nelle regioni artiche o subartiche (Spitzbergen, Isola degli Orsi, Terra di Francesco Giuseppe e Groenlandia); 5 erano situate intorno al Mare di Barents, sopra la Norvegia, e 2 erano destinate al Nord America. Solo il primo di quelli diretti al Nord America, e la cui consegna era prevista per l'U-537 nell'estate del 1943, fu operativo. La seconda missione fallì quando l'U-867 fu affondato a NNW di Bergen il 19 settembre 1944.

3 ) Per fare ciò, un sofisticato tamburo di contatto (“ diaframma di Graw”) trascriveva i valori osservati di temperatura, umidità, pressione atmosferica, velocità e direzione del vento in simboli Morse. Questi venivano poi trasmessi su 3940 kHz alle stazioni riceventi del nord Europa. Il tempo di trasmissione dell'intero diagramma meteorologico, compreso un minuto per il riscaldamento, non superava 120 secondi rendendo difficile l’intercettazione. ( https://web.archive.org/web/20081202162919/http://www.pinetreeline.org/other/other8/other8ap.html

4) “L’area scelta per la stazione meteorologica tedesca era stata rilevata solo nel 1931 quando la National Geographic Society aveva preparato un programma per studiare il
Peter Schrewe, il comandante dell'U 537
Labrador costiero per testare un nuovo metodo di produzione di mappe topografiche da fotografie aeree oblique. L squadra di rilevamento iniziò a mappare le terre sconosciute ogni stagione estiva ovvero con il tempo favorevole. Procedendo verso nord, ogni nuova stagione, arrivarono all’isola di Killiniq, dove il mare del Labrador incontra la baia di Ungava, una costa orientale della penisola frastagliata da centinaia di fiordi, insenature e banchi insidiosi, in cui svettava Cape Chidley. Nel 1935, il gruppo di ricerca esplorò e cartografò l’area vicino a Rowland Point, la penisola di Hutton e la foce del fiordo di Ikkudliayuk. Fu rilevato un ancoraggio con una profondità di circa14 metri tra la costa orientale della penisola di Hutton e il ridosso dell’isola di Oo-olilik o Martin Bay. Quel “porto eccellente e probabilmente finora inesplorato” fu quindi scelto come destinazione dell’U-537”. (da https://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/64511).
Qui una bella descrizione del difficile viaggio dell' U537

5) Tra l’altro allora il Labrador non faceva parte del Canada ma era ancora un dominion britannico

6 ) https://it.topwar.ru/235730-nemcy-v-severnoj-amerike-operacija-kurt.html

7) http://www.maquetland.com/article-phototheque/11386-wetterfunkgerat-land-wfl-26-station-meteo-ottawa

8) Questa piccola ricerca mi ha  offerto anche un’altra opportunità: quella di rinfrescarmi e approfondire le poche conoscenze che avevo sulla situazione dei “nativi americani” dell’estremo nord del Canada: gli Inuit.

Nei confronti di questa popolazione le autorità anglocanadesi  attuarono, dalla seconda metà dell’’800 fino al ’900 inoltrato, una politica che potremmo definire quasi  “colonialista” ( colonialismo ideologico/culturale) nel tentativo di “civilizzarli” (!) e  “assimilarli”  (ma anche per accedere “ad un più libero e disinvolto sfruttamento delle risorse naturali di cui le loro terre sono ricchissime”) (https://it.wikipedia.org/wiki/Inuit): si mirò in pratica a privare i “nativi”  non solo delle terre ma anche della loro economia (vivevano soprattutto tramite la caccia alle foche, che fu fortemente limitata), della lingua, del  mondo spirituale: tutte le loro  radici ancestrali.

Furono istituite le “ scuole residenziali indiane: ^ La "Legge sulla promozione della civilizzazione (!) graduale delle tribù indiane in Canada, comunemente nota come "Legge di civilizzazione graduale" o Gradual Civilization Act, fu un disegno di legge approvato dal 5° Parlamento della Provincia del Canada nel 1857. Insieme agli emendamenti alle leggi relative agli indiani, fu la base legale per l'istituzione delle scuole residenziali (..)

 “Tra il 1863 e il 1998, 150.000 mila bambini furono strappati alle famiglie delle tribù dei nativi dal governo canadese e chiusi in speciali “scuole residenziali” per cancellare ogni traccia delle loro tradizioni, costringendoli ad accettare la civiltà e la religione occidentale. Si ritiene che, abusati e denutriti, molti siano morti di stenti  ( https://it.wikipedia.org/wiki/Scuole_residenziali_indiane).

Qualcuno ricorderà forse il romanzo Paese dalle ombre lunghe (titolo originale Top of the World) è di Hans Ruesch (1950) , da cui fu tratto (anni’ 60) il film) “Ombre bianche”.

 Con l’istituzione nel 1993  del territorio del Nunavut ( https://it.wikipedia.org/wiki/Nunavut )  e la Legge sul Nunavut e il Nunavut Land Claims Agreement Act, la situazione migliorò.

 





Leonello Oliveri
Proprietà Letteraria  Riservata
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Dalla Norvegia al Labrador: il viaggio dell'U 537