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In Costruzione
Questa foto, abbastanza famosa, mi ha sempre
B 24 s. n. 44-50838 da https://www.americanairmuseum.com/aircraft/15076 |
Ho voluto saperne di più, ed ecco la sua storia.
L’aereo/ la missione
L’aereo è il B 24 “ Red Bow”, s.n. 44-50838 appartenente al 734 sq., 448 Bomber Group, 8° A.F., decollato il 4 aprile ’45 dalla base inglese di Seething. Faceva parte di una grande ondata di 1431 bombardieri scagliati su una molteplicità di obiettivi per bombardare in Germania le industrie e soprattutto gli aeroporti da cui partivano gli ultimi aerei tedeschi, i caccia a reazione Me 262.
L'aeroporto di Seething (da httpsen.wikipedia.orgwiki Seething_Airfield) |
Il percorso della missione |
I velocissimi caccia a reazione tedeschi abbatterono 8 B 24, tra cui
questo che, colpito da un razzo R4M che lo divise letteralmente in due, precipitò nei pressi della città di Ludwigslust, con la morte di 9 dei 10 uomini di equipaggio.Una
facile ricerca in Internet mi ha permesso di ricostruire tutti questi dati,
partendo dall’ equipaggio.
Per
ogni aereo perso le autorità statunitensi redigevano un MACR (Missing Air Crew
Report) con tutt i dati dell’aereo e equipaggio. Quello di questo aereo è il MACR
13730 e si trova qui https://www.thisdayinaviation.com/tag/44-50838/
L’equipaggio:
L'equipaggio (da httpswww.thisdayinaviation.comtag44-50838) |
Mains Robert L 1st. lt pilot (pilota)
La Riviere John E 1st. lt copilot (copilota)
Lake Allan L 1st. lt navigator (navigatore)
Alexander George S 2 nd Lt observer /top tur (torretta superiore)
Merkovich Frank S T/Sgt Ing. Flight.Deck (credo possa tradursi torretta a sfera= quella inferiore)
Cupp Jr Charles E T/Sgt radio oper (operatore radio)
Allen Harry J S/Sgt Left Waist (mitragliatirce laterale sinistra)
Daman Charles H Sgt Nose (mitragliatrici di prua)
Villari Anthony C Sgt Right Waist (mitragliatrice di destra)
Van Deventer Stuart D Sgt Tail (postazione di coda).
(v.
anche https://www.americanairmuseum.com/aircraft/15076)
Il MACR 13730 |
Più tardi ricorderà così quei terribili momenti: “ Cupp recalled bouncing around the flight deck like a rubber ball" before he found his parachute and bailed out at about 800 feet” ovvero “ Cupp ha ricordato di "rimbalzare dentro alla carlinga come una palla di gomma" prima di trovare il suo paracadute e buttarsii fuori a circa 800 piedi. (da https://www.seattletimes.com/nation-world/apxremains-of-idaho-wwii-airman-laid-to-rest-decades-later/)
Il
Cacciatore e l’arma
Rudolf Radfemacher ( da httpwww.luftwaffe.czrademacher. html) |
Un ottimo articolo su questo razzo, molto chiaro nell’illustrare le difficoltà che la caccia alleata incontrava nell’abbattere i robusti bombardieri con le mitragliatrici, si può trovare qui https://wiki.warthunder.com/R4M e un altro qui http://www.stormbirds.com/warbirds/tech_r4m_rocket.htm. Ovviamente coi "se" non si fa la storia, ma se aereo e arma fossero arrivati prima....(4)
La foto del B 24 oggetto di questo post dimostra bene i drammatici ed esplosivi effetti di un colpo di quest’arma, che ha letteralmente spaccato in due il grosso bombardiere.
L'agonia del B 24 "Red Bow" ( da https://www.americanairmuseum.com/aircraft/15076) |
Il ritorno a casa
Nel 1948 una squadra di quella che sarà poi la MIA Accounting Agency, che si occuopa della ricerca dei militari MIA (Missing in Action) si recò sul luogo dove si era schiantato il “Red Bow”), all’epoca una trentina di Km. nella Germania est, all’interno quindi della Cortina di ferro. Trovarono un grande cratere riempito di acqua. Ma allora i rapporti tra est e ovest non permisero ricerche. Nel 2006, cambiata la situazione politica, una squadra della POW/Mia Agency è ritornata sul posto coi Metal Detector ritrovando vari frammenti dell’aereo e soprattutto alcuni frammenti ossei che, sottoposti all’esame del DNA, hanno permesso di attribuirli al mitragliere Charles Daman e al pilota Robert Mains., E così, dopo 73 anni, i resti di questi due militari hanno fatto ritorno a casa. Daman è stato inumato il 2 dicembre 2018 ai Coeur d'Alene Memorial Gardens (5).
Il fotografo
Per concludere questa ricerca c’è ancora un passo: chi
scattò quella foto drammatica?
Qui c’è una “storia nella storia”.
Secondo quanto ho letto
il fotografo ha un nome: lt. H. Dorfman , “formally Navigator 8th Air Force, 448th BG”. Perchè formally, cioè “formalmente?
Riporto in traduzione quanto si legge in
https://www.flickr.com/photos/21734563@N04/2113721262/in/album-72157603453115241/
“ (..) Dorfman era un appassionato fotografo prima e
durante la seconda guerra mondiale. Non potendo portare una macchina
fotografica in Inghilterra, ha chiesto consiglio a New York dove acquistarne
una a Londra. Ha potuto portare un rullino in Inghilterra. Una volta lì è stato
in grado di (..) andare in un negozio di fotocamere e chiedere se avevano una
fotocamera che si adattasse al film. A quel tempo il tenente Dorfman era il
miglior navigatore dell'ottavo (..) si sparse la voce che stava scattando foto
durante le missioni di volo. Il colonnello ** è rimasto impressionato dalle
fotografie, ma a causa dei regolamenti le macchine fotografiche personali non
erano autorizzate in missione, quindi il tenente Dorfman è stato nominato
fotografo ufficiale con una macchina fotografica militare. Tuttavia è diventato
difficile scattare foto e navigare allo stesso tempo, così è tornato ad essere
un navigatore e il Col. ** gli ha permesso ufficiosamente di scattare foto con
la sua vecchia macchina (..). ([6])
L’opera di questo fotografo è ricordata anche in quell’interessante libro
di Max Hastings, Armageddon: La
battaglia per la Germania 1944-45, Neri Pozzi ed., cap. XI.
Una curiosità: l’uso di una macchina
fotografica personale da parte di un militare è ancora attualmente
proibita dall’art. 65 del nostro vigente
Codice Penale Militare di Guerra che
così recita: “ Porto od uso di macchine
fotografiche. Chiunque nella zona delle operazioni militari, senza permesso
dell'autorità competente, porta od usa macchine fotografiche di qualsiasi
specie, è punito con la reclusione militare fino a un anno” (7).
E così, a questo
permesso ufficioso dobbiamo questa drammatica foto (e di conseguenza la mia
storia…([8])
Una discussione su questo episodio si trova qui https://ww2aircraft.net/forum/threads/down-in-flames.35484/page-3
[1] ) https://www.seattletimes.com/nation-world/apxremains-of-idaho-wwii-airman-laid-to-rest-decades-later/. relzione molto interessante.
3) "C'è un po 'di confusione su quale pilota della Luftwaffe abbia ottenuto questo successo, ma i due candidati sono il tenente Rademacher o il tenente Mueller, entrambi del III./Jg7 sebbene a Mueller sia stato attribuito il merito di aver abbattuto "Trouble N Mind" quindi Rademacher è certo di aver a bbattuto il B-24 del tenente Mains poiché solo due bombardieri furono abbattuti in quell'azione quel giorno. C'è anche un resoconto dettagliato dell'intercettazione di Mueller che conferma che 6 membri dell'equipaggio si stanno paracadutando verso la salvezza da "Trouble N Mind". Entrambi i bombardieri furono abbattuti dal razzo R4M". (da https://ww2aircraft.net/forum/threads/down-in-flames.35484/page-3
4) da https://it.wikipedia.org/wiki/Messerschmitt_Me_262 : “Il Me 262 era così veloce che dovettero essere pensate nuove tattiche per attaccare i bombardieri americani. Negli attacchi frontali, la velocità di avvicinamento di circa 830 km/h era così elevata da non poter usare i cannoni da 30 mm a tiro corto in modo efficace. Così fu escogitato un attacco da poppa e da quota superiore. I 262 si avvicinavano da dietro, volando circa 1800 metri più in alto. A una distanza di circa 4800 metri iniziavano una picchiata che li portava attraverso lo schermo dei caccia di scorta con un ridotto rischio di essere intercettati. Quando si trovavano a circa 1600 metri di distanza e 450 metri più in basso, iniziavano una ripida cabrata per smaltire l'eccesso di velocità. Quando poi finalmente tornavano in volo livellato, si trovavano a più o meno 900 metri a poppa, avvicinandosi ai bombardieri a una velocità di circa 160 km/h superiore alla loro, ben piazzati per attaccare”.
Ovviamente anche il ME 262 aveva le sue criticità, in gran parte dovute ai problemi che incontrava l’industria tedesca negli ultimi tempi della guerra ma anche alla “novità” del progetto e delle sue componenti. Indicativo al riguardo cosa scrisse un collaudatore circa le modalità del decollo del Me 262:” "I motori venivano messi in moto usando uno starter Riedel, le turbine andavano in moto a 1800 rpm e a quel punto si immetteva carburante C3 per accendere lo Jumo. La leva della manetta veniva avanzata molto lentamente fino a raggiungere 3000 rpm a quel punto potevi passare al J2. Ancora con cautela fino a 6000 rpm e poi a 8000 rpm si poteva spingere un po' di più.[...] Appena si arrivava a 8400 rpm si liberavano i freni e via.". Poi ci fu l’ordine di Hitler di usarne i primi come.. cacciabombardieri.
(6) (vedi https://palouse.kramercares.com/obituary/CHARLES-DAMAN);
Sulla ricerca del MIA v. per Mains: https://www.dpaa.mil/News-Stories/Recent-News-Stories/Article/1381522/funeral-announcement-for-airman-killed-during-world-war-ii-mains/.
[7) “(..) Dorfman
was an avid photographer before and during the WWII. Not being allowed to bring
a camera to
da https://www.flickr.com/photos/21734563@N04/sets/72157603453115241/detail/. Cliccare su “Mostra altro”).
8) Sono invece stati aboliti ( nel 2003) l’art. 76 che proibiva la “Divulgazione di notizie diverse da quelle ufficiali”, l’art. 80: “Pubblicazione di critiche o di scritti polemici. (Chiunque, durante lo stato di guerra, pubblica critiche o scritti polemici sulle operazioni militari o sull'andamento della guerra, è punito con la reclusione militare da sei mesi a due anni)", l’art. 86 sul “disfattismo militare” ( ossia “ Fatti diretti a indurre alla sospensione o alla cessazione delle ostilità”), l’art. 87 che invece puniva ..la “denigrazione della guerra” ( anche questo “disfattismo”: abrogato nel 2002). E’ ancora in vigore l’art. 75 che, fra l’altro, punisce con la reclusione militare da 2 a 6 anni la diffusione di notizie concernenti “il numero di feriti, morti o prigionieri”. (Vedi https://www.difesa.it/Giustizia_Militare/Legislazione/CodicePenaleMilitarediGuerra/Libro_terzo/Pagine/TitoloII.aspx