venerdì 19 dicembre 2025

8 novembre 1975: l “ammutinamento” della fregata Storozhevoy

 



Quella notte che fece tremare il Politburo...


"Abbi fiducia nel fatto che la storia giudicherà 
gli eventi con onestà e non dovrai mai 
vergognarti per ciò che ha fatto tuo padre.
Non essere mai, per nessun motivo,
 una di quelle persone che criticano  
ma non mettono in pratica le proprie azioni"
(lettera di Valery Salbin al figlio)

"È un avvincente resoconto di un idealista disilluso
 costretto a fare la straziante scelta tra lavorare all'interno
 o distruggere il sistema che ha giurato di proteggere".


Leonello Oliveri
Proprietà Letteraria Riservata
Riproduzione Vietata

Per gli appassionati di storia marittima gli “ammutinamenti “ sulle navi sono un argomento che riveste molto interesse.

Tutti ricordano il famoso ammutinamento del Bounty del 1789, molti quello della corazzata

Valerij Michajlovič Sablin,
russa Potemkin del 1905, celebrato in un famoso film (che comunque qualcuno definì “una c*****a pazzesca”. 
Pochi forse ricordano uno di quelli più drammatici e sanguinosi, passato
alla storia come “il massacro di Beacomn Island”,
https://www.asha.org.au/pdf/australasian_historical_archaeology/22_04_Paterson.pdfche coinvolse nel 1628 il veliero Batavia della Compagnia delle Indie Orientali olandese.

In campo letterario forse qualcuno ricorda il romanzo (e film) “ L'ammutinamento del Caine” di Herman Wouk del 1951 e il più recente “La grande fuga dell'Ottobre Rosso” di Tom Clancy da cui è stato tratto un famoso film.

Ma quanti sanno che quest'ultima opera trae ispirazione (molto alla lontana!) da un fatto realmente accaduto, tenuto nascosto per molti anni: l'ammutinamento, tentato e in parte riuscito, attuato nel 1975 a bordo di una nave della Voenno-morskoj flot SSSR, la Marina da guerra sovietica: la fregata antisommergibile russa  Storozhevoy, ad opera di un ufficiale russo, zampolit, ovvero commissario politico (ma all'epoca si chiamano “Ufficiali politici”) sulla nave?