martedì 31 gennaio 2023

Frasi interessanti sulla seconda Guerra Mondiale (e sulla terza?)



Leonello Oliveri
Proprietà letteraria riservata
Riproduzione vietata

Giusto per essere ottimisti...
Scartabellando qua e là fra i libri capita ogni tanto
di trovare frasi “illuminanti” che possono spiegare certe situazioni meglio di decine di pagine. Me ne sono rimaste impresse alcune che mi permetto di offrirvi in questo piccolo post molto off topic.
Pur con tutti i limiti derivanti dall’estrapolare una singola frase da un contesto, mi sembrano comunque non prive di una certa attualità, e in grado di meglio spiegare certe situazioni passate (e possibili future?).


II Guerra mondiale

Incominciamo con un ricordo di James Forrestal, che sarà poi Segretario della Difesa USA, che nel suo Diario, (The Forrestal Diaries, New York, 1951, pp. 128-29 al 27/12/1945 scrive “ Né i francesi né gli inglesi avrebbero fatto della Polonia una motivazione per la guerra, se non fossero stati continuamente spronati da Washington" (a sua volta spinto da gruppi di pressione interni).


C’è poi una frase di Harry Truman, relativa alla II G. M. e risalente al 1941, quattro anni prima della sua nomina a 33esimo Presidente degli USA: “Se vediamo che la Germania sta vincendo, dovremmo aiutare la Russia e se la Russia sta vincendo dovremmo aiutare la Germania, e in questo modo lasciamo che ne uccidano il maggior numero possibile” .( https://le-citazioni.it/autori/harry-truman/ (1) ,

Passiamo ora ad alcune frasi (prese da The Patton Papers) di un famoso generale statunitense, George Patton, relative alla situazione appena finita la guerra in Germania: non è che questo generale mi sia molto simpatico, specie dopo i noti fatti siciliani, ma quanto scrisse nei suoi Diari mi sembra interessante.

Dopo una visita alla Berlino in rovina, il 21 luglio 1945, pochi mesi precedente alla sua drammatica (e per qualcuno misteriosa) morte, scrisse alla moglie: "Berlino mi ha dato la tristezza. Abbiamo distrutto quella che avrebbe potuto essere una buona razza, e stiamo per sostituirli con selvaggi mongoli. E tutta l'Europa sarà comunista. Si dice che per la prima settimana dopo che [i Russi] l'hanno presa [Berlino], molte donne che sono scappate sono state uccise e quelle che non l'hanno fatto sono state violentate. Avrei potuto prenderlo (invece dei sovietici) se mi fosse stato permesso”(p.554) (2) : ma c’era qualcuno, oltre oceano,  che non voleva che P., giudicato troppo poco antitedesco, togliesse Berlino alla Russia e non considerasse tutti i tedeschi come criminali di guerra)

Patton ha altre frasi piuttosto dure sul trattamento che i vincitori riservavano ai tedeschi sconfitti: lettera alla moglie del 27 agosto 1945, “Sono stato a Francoforte per una conferenza del governo civile. Se quello che stiamo facendo (ai tedeschi) è Libertà, allora datemi la morte.' Non vedo come gli americani possano sprofondare così in basso."
Sempre Patton il 29 agosto’45:“Stiamo consegnando ai francesi diverse centinaia di migliaia di prigionieri di guerra [tedeschi] per essere utilizzati come lavori da schiavo in Francia. È divertente ricordare che abbiamo combattuto la Rivoluzione in difesa dei diritti dell'uomo e la Guerra civile per abolire la schiavitù e ora siamo tornati su entrambi i principi” (3).

Del resto  se non erro fu Eisenhower che disse “Siamo venuti qui (in Germania) come conquistatori , non liberatori")

E se da Eisenhower passiamo a Truman, lo scenario si amplia: Nel suo messaggio al Congresso sulla riorganizzazione delle forze armate del 19 dicembre 1945, il presidente Truman ha infatti ricordato:“Dobbiamo tutti riconoscere che la vittoria che abbiamo ottenuto ha posto il popolo americano di fronte al bisogno costante e urgente di guidare il mondo”.
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Arriviamo ora al dopoguerra, e alle preoccupazioni per il futuro, iniziando con una citazione di Henry Kissinger, Segretario di Stato USA dal ’73 al ’77, che nel 1979 a Bruxelles avrebbe detto : “Voi europei dovete capire che se c'è un conflitto in Europa, noi americani non abbiamo ovviamente alcuna intenzione di morire con voi” (4)

  C’è poi l’interessante libro di D. Haarmann, Geheime Wunderwaffen und sie fliegen doch, s.a., 1983 che, pur dedicato a tutt’altro argomento (come si può evincere dal titolo) alle pagg. 98 sgg. presenta, oltre alla frase di Kissinger sopra ricordata, altre frasi “interessanti” e non prive di una certa attualità. Si tratta quindi, di citazioni di "seconda mano": così le ho lette, così ve le presento.

Incominciamo con una frase attribuita al gen. americano Collins: “Il generale americano Collins dichiarò nel 1949: "E’ sufficiente che consegniamo armi, i nostri figli non moriranno dissanguati in Europa. Ci sono abbastanza tedeschi che possono morire per i nostri interessi” (5) . Più esplicito di così...
Nello stesso testo un’altra frase del 1981 attribuita all' Ammiraglio USA Eugene La Rocque, secondo il quale (così almeno leggiamo) “Gli americani presumono che la terza guerra mondiale, come la prima e la seconda guerra mondiale, sarà combattuta in Europa”(6).

E ancora: il Segretario di Stato americano Haig (1981- '82) all'udienza del Senato degli Stati Uniti avrebbe detto che “Se le armi (bombe al neutrone, missili nucleari, agenti di guerra biologica e chimica, ecc.) dovessero mai essere usate, allora probabilmente [sarà] sul territorio tedesco, a est o a ovest; l'entroterra russo o americano non ne risentirebbe'” (7). Il che è certo consolante (per gli  USA..)

Insomma, frasi che, magari con qualche piccola variazione geografica, possono sembrare oggi di una certa fosca attualità, mentre stiamo ballando sull'orlo del precipizio


NOTE
1)"If we see that Germany is winning we ought to help Russia and if Russia is winning we ought to help Germany, and that way let them kill as many as possible“— Harry Truman As quoted in The New York Times (24 June 1941);

2) "Berlin gave me the blues. We have destroyed what could have been a good race and we [are] about to replace them with Mongolian savages. And all Europe will be communist. It’s said that for the first week after they took it, all women who ran were shot and those who did not were raped. I could have taken it had I been allowed".(M. Blumenson, The Patton Papers 1940-1945, Da Capo Peress, 1974;

3)  I have been at Frankfurt for a civil government conference. If what we are doing is Liberty, then give me death.” I can’t see how Americans can sink so low"(..)
"We are also turning over to the French several hundred thousand prisoners of war to be used as slave labor in France. It is amusing to recall that we fought the Revolution in defense of the rights of man and the Civil War to abolish slavery and have now gone back on both principles" (ibidem, 563);

4) "Ihr Europäer müßt schon verstehen, daß, wenn es in Europa zu einem Konflikt kommt, wir Amerikaner natürlich keineswegs beabsichtigen, mit euch zu sterben" (da https://gutezitate.com/zitat/104776);

5)Es ist genug, daß wir Waffen liefern, unsere Söhne sollen nicht in Europa verbluten. Es gibt genug Deutsche, die für unsere Interessen sterben können", ibidem, p. 100: viene citato (in trad.) come proveniente da ‘Hessisch-Niedersächsische Allgemeine’, (HNA), Kassel, 24.10.1981;

6) ibidem;

7) ibidem p. 101 (brano che l’autore riporta come tratto dall'editoriale di der  Spiegel: “Neutronen-Schock; Schlachtfeld Deutschland?“ p. 23: Wenn die Waffen (Neutronenbomben, Atomraketen, biologische und chemische Kampfstoffe usw.) je eingesetzt werden sollten’, schrieb denn auch der Londoner ‘Daily Mirror’, ‘dann wahrscheinlich auf deutschem Territorium, Ost oder West; das russische oder amerikanische Kernland würde davon nicht berührt’ „ Entnommen dem Spiegel-Leitartikel: „Neutronen-Schock; Schlachtfeld Deutschland?“, ‘Der Spiegel)

Leonello Oliveri
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Immagine presa, con modifiche, da "Sopravvive
chi pensa e provvede in tempo"
(a cura dello Stato Maggiore Difesa)