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venerdì 22 febbraio 2019

IL CIMITERO DEGLI U-BOOT



Sui fondali della Puglia i relitti di 14 sottomarini


Leonello Oliveri
  
Durante la II G.M. l'arma sottomarina ebbe un'evoluzione importantissima e giocò un ruolo cruciale
C.Bergen, Auf der fahrt im  Atlantik
Alla sua grande utilizzazione corrisposero ovviamente moltissime perdite, soprattutto nella marina tedesca, che fece dell'u-boot la sua arma più insidiosa: la Kriegsmarine  mise in servizio oltre 1100 sommergibili, di cui un migliaio costruiti durante la guerra, (contro i circa 40 che l’Italia riuscirà a realizzare nello stesso periodo),  perdendone il 77% (e di quelli presenti all’inzio della guerra ben pochi arrivarono alla fine) . Anche in questo caso si può dire: mancò la fortuna, (leggi inferiorità nel progresso tecnologico e nella massa degli armamenti), non il valore.
Il principale teatro operativo fu l'Atlantico, ma un'intensa guerra sottomarina fu combattuta anche nel Mediterraneo dove sarebbero stati  perduti oltre 180 sottomarini (ma probabilmente furono di più)  di cui 21 nella I G. M. (quasi tutti tedeschi, e quasi tutti  nell'ultimo anno di guerra o in occasione dell'armistizio), uno nel 1925 e tre dopo la II G. M.