A 120 metri di profondità, al largo di Portofino, con la poppa sul fondo e la prua puntata
verso la lontana superficie, da 70 anni lo scafo quasi intatto di quello che
fu l' U455 tedesco custodisce col suo
equipaggio il mistero della sua sorte
Leonello Oliveri
(in costruzione...)
"Un'ombra minacciosa incombe su di lui, alza
lo sguardo e le vede, enorme, integro, perfetto, come una lama piantata nel
cuore di un uomo, sparge tutto il suo sangue sul fondo di un mare che lo ha
soppresso per sempre, condannandolo all'oscurità eterna dei tempi":
con queste parole, e con questa partecipazione, Eva Bacchetta ci faceva rivivere, nelle news di dicembre 2005
del Centro Sub Tigullio, la straordinaria emozione che deve aver provato il sub
Lorenzo Del Veneziano quando il 1° agosto del 2005 dal buio spettrale dei -120
metri al largo di Punta Chiappa (san
Fruttuoso -Genova)
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La torre dell' U455 (dal web) |
è apparsa all'improvviso l'incredibile sagoma di una
sommergibile dell'ultima guerra, poggiato obliquamente sul fondo, la poppa
squarciata nella sabbia, il resto dello scafo, intatto, puntato dritto verso la
superficie, la prua a -90 metri. (
Qui la relazione della scoperta -dic. 2005)
Da allora innumerevoli spedizioni
subacquee impegnative (e anche pericolose: purtroppo c'è già stata una vittima) si sono susseguite sul relitto,
col corollario di video e ricostruzioni della vicenda. Il relitto è quasi
diventato una attrazione turistica: ma
non bisogna dimenticare mai che esso è innanzitutto una tomba sul fondo
e che dietro quelle lamiere contorte giacciono i resti di tanti giovani.