Leonello Oliveri
Era
il 29 aprile del 1918 quando il sommergibile tedesco UB 48, al comando di
Wolfangf Steinbauer ([1])
si affacciò davanti al piccolo porto di Carloforte, isola di San Pietro, davanti alla costa sudoccidentale della Sardegna.
Si
trattava di un battello “costiero” appartenente alla Mittelmeer II Flotilla ( seconda Flottiglia del Mediterraneo) che
dall’agosto del 1916 alla fine della guerra riuscirà ad affondare 35 (!) navi
nemiche per un totale di 108000 tonn. e a danneggiarne altre 9 per oltre 43000
tonn. (v. https://uboat.net/wwi/boats/successes/ub48.html).
Tre
giorni prima,
il 26 aprile, aveva affondato il piroscafo francese Leopold di 2300 tonn, il 27 due successi (la petroliera inglese Romany di 4000 tonn. e il piccolo peschereccio Saint Jean di 300 tonn.).
il 26 aprile, aveva affondato il piroscafo francese Leopold di 2300 tonn, il 27 due successi (la petroliera inglese Romany di 4000 tonn. e il piccolo peschereccio Saint Jean di 300 tonn.).
Ma
il 29 aprile fu per lui un giorno ricco di
successi: un intero convoglio di 4 navi: due affondate (piroscafo inglese Kingstonian di 6500 tonn e il navy tug (rimorchiatore) inglese Dalkeith di 748) e due danneggiate: il sailing vessel
(nave a vela) italiana Monte bianco di 1000 tonn. e il rimorchiatore Moose di 208. E per concludere in
bellezza dal 3 al 5 maggio altre tre imbarcazioni (due inglesi e una
statunitense) per 14000 tonn. Un vero lupo dei mari.