Leonello Oliveri
Pontone armato “Faà di Bruno, G.M. 194”: forse
qualche savonese dei più anziani ricorda ancora questo nome e la tozza sagoma
di questa “batteria galleggiante “ armata con due poderosi cannoni da 381 e
quattro da 76 ancorata, dal ’43 al ’45, al molo sottoflutto del porto di
Savona. Era lunga 55 metri, larga 27 e stazzava 2797 tonn. Forse qualcuno
ricorda che il 25 aprile del ’45 fu trovato affondato al suo ancoraggio, dove restò, adagiato sul
basso fondale e con le sovrastrutture emergenti dall’acqua, fino al febbraio
del ’47 quando fu finalmente recuperato, trasportato nei cantieri di
demolizione di Vado e lì smantellato.