Leonello Oliveri
riproduzione vietata
Il
1° ottobre del’ 43 gli Alleati liberarono Napoli. Fine di un incubo?Si,
ma inizio per la città di un periodo forse più terribile della guerra: quello della fame,
della disperazione e anche dell’
umiliazione morale cui fu costretta la popolazione per sopravvivere.
Chi
ha letto La pelle di Malaparte, un libro terribile che talvolta sconfina
nel surreale, e il più freddo ma altrettanto partecipato e forse più
rigorosamente fotografico Napoli ‘44 di Norman Levis sa a cosa alludo.
Sono
opere che sottolineano anche i “guasti sull’anima” che la guerra fece su una
popolazione stremata, con madri di famiglia (e giovani donne) costrette talora dalla fame a
prostituirsi, e militari alleati che talora se ne approfittavano ignobilmente.